Polemiche dopo la puntata di lunedì 28 febbraio di Tagadà, programma su LA7. L’inviata in Ucraina, Elena Testi, mentre era in collegamento con lo studio, cercando di spiegare la situazione, è stata rimproverata dalla conduttrice a causa del mancato uso della mascherina. A Kiev, in mezzo alle persone che tentavano la fuga per scappare via dalla terribile furia dei russi, l’inviata è stata ripresa proprio da Tiziana Panella, che ha redarguito la sua collaboratrice dicendo: “Voglio dirti una cosa. Ti conosco e so che sei lì ora, ma c’è ancora la pandemia quindi ti prego di mettere la mascherina”.



Una scelta, quella della conduttrice, che non è stata apprezzata dai più, che su Twitter e non solo hanno riempito di commenti negativi il comportamento di Panella nei confronti della collaboratrice. A “denunciare” il fatto anche Hoara Borselli sui social: “In Ucraina, a testimoniare la guerra per La7, c’è Elena Testi. La giovane giornalista è il volto di Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella che come ogni giorno riporta i fatti di cronaca. E proprio durante il collegamento di lunedì 28 febbraio, la Testi è stata rimproverata dalla conduttrice. Il motivo? In mezzo alle persone che tentano la fuga dall’Ucraina, l’inviata non aveva la mascherina”.



Tiziana Panella e il rimprovero all’inviata in Ucraina

Il commento di Hoara Borselli non è stato l’unico che non ha visto di buon occhio il rimprovero di Tiziana Panella alla giovane Elena Testi, inviata in Ucraina. Mentre la giornalista cercava di racontare quanto stesse accadendo, con i civili in fuga, la conduttrice le ha ricordato di indossare la mascherina. Un utente su Twitter scrive: “La Panella: disgustosa! Nessuno aveva la mascherina e la cronista non si trovava neppure in un assembramento. La Panella purtroppo non conosce la delicatezza e quindi è qualificata la mediocre che è”.



Un altro utente difende invece l’idea di fondo ma rimprovera la Panella per tempi e modi: “Per quanto possa avere ragione Panella per il mancato uso della mascherina dentro la stazione dei treni, la strigliata in diretta se la poteva risparmiare visto che sei in zona di guerra e se ti cade un missile in testa con o senza mascherina è un problema lo stesso”.