Laburisti e conservatori rischiano di perdere la maggioranza dei voti musulmani a seguito delle reazioni agli eventi in Israele e Palestina. I risultati del sondaggio condotto da “Muslim Census” su oltre 30.000 musulmani britannici mostrano che i Labour Party passano dal 71% dei voti musulmani ad appena il 5%. I conservatori invece passano dal 9% allo 0,6%. Oltre il 90% delle risposte ha spiegato che questo cambiamento nel sentimento elettorale era dovuto alle reazioni seguite alla situazione in Medioriente.



Il sondaggio è stato condotto da Muslim Census, insieme al MEND. Si è trattato di un sondaggio istantaneo per comprendere l’impatto della reazione dei partiti laburista e conservatore agli eventi in Israele e Palestina su come i musulmani britannici intendono votare. Il sondaggio, pubblicato martedì 17 ottobre, ha ottenuto 30.000 risposte in tutto il Regno Unito: queste sono arrivate da 580 delle 650 circoscrizioni elettorali parlamentari di Westminster. Muslim Census ha spiegato che verrà prodotta una rappresentazione visiva, simile a una mappa termica, per illustrare l’impatto su ciascun collegio elettorale rappresentato nel campione e per evidenziare come i cambiamenti nel sentimento di voto musulmano possano influenzare i risultati elettorali.



Conflitto Israele-Palestina, musulmani inglesi contro le decisioni del governo

Le risposte del sondaggio condotto da “Muslim Census” mostrano un calo del 66% nei potenziali voti laburisti, dal 71% ad appena il 5%. Anche il voto conservatore è sceso dal 9% ad appena lo 0,6% tra i partecipanti al sondaggio. Quasi tutti gli intervistati hanno affermato che il cambiamento nelle intenzioni di voto è stato il risultato della reazione agli eventi in Israele e Palestina. La maggior parte dei voti persi da laburisti e conservatori, come dichiarato dai partecipanti, si indirizzeranno verso l’astensione dal voto, o verso candidati indipendenti e Partito dei Verdi.



In seguito agli eventi di Israele e Palestina l’opinione pubblica britannica ha preso atto di come hanno risposto i due principali partiti. “I nostri leader politici hanno condiviso un messaggio coerente e inquietante: Israele ha il diritto di difendersi impunemente, nonostante contravvenga al diritto internazionale. Sir Keir Starmer, leader del Partito Laburista, ha sottolineato questo parlando alla radio LBC quando ha affermato che Israele ha il “diritto” di tagliare l’acqua, l’elettricità e gli aiuti a Gaza – violando il diritto umanitario internazionale e le Convenzioni di Ginevra” si legge nel rapporto di Muslim Census. Rishi Sunak invece ha espresso il suo “inequivocabile sostegno” a Israele e ha visitato le comunità ebraiche nel Regno Unito: un gesto non apprezzato dai musulmani britannici.