Il 31 agosto 2022 ricorre il venticinquesimo anniversario della morte di Lady Diana. La principessa perse la vita a Parigi nel 1997 in un incidente, la cui dinamica è ancora avvolta dal mistero. Qual è stata la causa che ha portato allo schianto nel tunnel del Ponte dell’Alma? Una risposta certa non è mai arrivata, tanto che in questi anni sono state alimentate le teorie più disparate, tra cui quella del complotto da parte della famiglia reale.
In occasione della triste ricorrenza l’emittente Discovery Investigation, come riportato da Agi, ha diffuso “La Double Enquete”, un lungo reportage basato sulle indagini portate avanti negli anni dalla Polizia francese. A parlarne è Martine Monteil, che era a capo della Brigata criminale in quel periodo. Fu proprio lei la prima ad arrivare sul luogo della tragedia. “Abbiamo iniziato a trovare piccoli indizi. Abbiamo visto segni di freni, pezzi di luce rossa di un’altra macchina. Sul lato abbiamo visto tracce di vernice”, ha raccontato. “Ho anche trovato delle piccole perle molto fini che appartenevano alla principessa. E’ stata una scoperta straziante”.
Lady Diana, 25 anni da morte: i punti oscuri dell’incidente
La morte di Lady Diana a 25 anni di distanza resta dunque un episodio su cui dovrebbe essere fatta luce, dati i numerosi punti oscuri. A causare l’incidente fu l’autista Henry Paul, che era in stato di ebrezza? In molti non credono a questa teoria. Tra questi c’è anche la famiglia di Dodi Al-Fayed, fidanzato della principessa che morì con lei. I due piuttosto potrebbero essere stati uccisi, con i mandanti che sarebbero da ricercare nella Casa Reale. Sullo sfondo di queste ipotesi ci sono anche i paparazzi, che quella sera inseguivano la coppia. L’unico superstite, la guardia del corpo Trevor Rees-Jones, non ricorda nulla del momento dello schianto.
È così che dopo un quarto di secolo la vicenda è ancora avvolta dal mistero. A livello mediatico i riflettori restano accesi. Anche su Crime+Investigation (canale 119 di Sky) in occasione della ricorrenza si darà spazio alle vecchie e nuove teorie con un documentario inedito dal titolo “Diana – L’ultima verità”. A trattare il caso, con tutti i suoi retroscena, è Mark Williams-Thomas, ex-ispettore di polizia e pluripremiato giornalista d’inchiesta.