Il 31 agosto 1997 la tragica morte della principessa Diana in un incidente stradale nel tunnel del Ponte dell’Alma a Parigi insieme all’imprenditore Dodi Al-Fayed. Un evento che ha segnato per sempre la storia della famiglia reale inglese e che resterà nei ricordi collettivi come uno shock, sul quale permangono ancora dubbi, misteri e ombre in merito alla dinamica. Si è trattato di una fatalità imprevedibile nel tentativo di sfuggire all’inseguimento dei paparazzi o di un complotto organizzato? Le ipotesi sulle varie teorie sono ancora aperte, soprattutto perchè si tratta di una storia che negli anni si è prestata a varie speculazioni da parte dei media che l’hanno trasformata in documentari, film e serie tv, inserendo spesso clamorose rivelazioni, testimonianze inedite e nuovi dettagli sulle indagini.



Tra le produzioni più famose, la ricostruzione del reportage “La Double Enquete“, nel quale per la prima volta vengono rese note alcune scoperte, fatte durante l’inchiesta dal capo della squadra anti crimine Martine Monteil, tra le prime persone ad arrivare sul luogo dello schianto. E un altro grande mistero, ancora irrisolto, che fu svelato solo sette anni dopo l’incidente è quello del biglietto di “presagio” che Lady Diana consegnò al suo legale Victor Mishcon, nel quale scrisse “Tenteranno di uccidermi in un incidente” , dopo aver appreso da fonte che resta attualmente anonima, un piano segreto che ne avrebbe causato la morte facendola passare ufficialmente come una disgrazia casuale.



I misteri sulla morte di Lady Diana, dopo il divorzio dichiarò “Mi stanno rendendo la vita un inferno”

Sono passati 26 anni da quel giorno in cui Lady Diana ed il suo fidanzato, il 42enne Dodi Al-Fayed morirono in un incidente a Parigi. Secondo le ricostruzioni della dinamica, i due partirono nella notte dall’hotel Ritz di Ritz in Place Vendom, sfrecciando a velocità elevata per tentare di scappare ai numerosi paparazzi che seguivano la famosa coppia pur di avere uno scoop. L’inchiesta rivelò che l’autista perse il controllo del mezzo, andandosi poi a schiantare contro il tredicesimo pilastro all’interno del tunnel dell’Alma. La principessa non morì sul colpo, ma fu trasportata in fin di vita all’ospedale Pitié Salpêtrière, dove poi venne dichiarato il decesso per emorragia interna alle 4 e 25.



I grandi misteri su questo evento restano soprattutto come ombre oscure che avvolgono la famiglia reale, e la figura di Carlo, dal quale Diana aveva divorziato un anno prima della tragedia dichiarandosi “moglie infelice” a causa dei numerosi tradimenti subìti nel corso degli anni. Da quel momento Lady D. fu presa di mira dalla stampa scandalistica inglese, e dal gossip, alimentato dallo staff della casa reale, e più volte dichiarò pubblicamente che qualcuno “le stava rendendo la vita un inferno” a causa di presunte rivelazioni sul suo stato di salute mentale, disordini alimentari e diffamazioni sulle sue fragilità, fino ad arrivare a farla sembrare una “pazza”.