L’economia mondiale è in una fase di “normalizzazione” ma la strada è ancora lunga. Christine Lagarde, presidente della Bce, a Davos ha affermato: “A fine 2023 abbiamo visto una qualche ripresa dei consumi e un ritorno alla normalità del livello dei risparmi, mercati del lavoro meno rigidi e una discesa dell’inflazione, sia complessiva che di fondo”. Per il 2024 dovrebbe esserci una “prosecuzione di questi trend”. La presidente della Bce non è tornata sul tema dei tassi: è infatti iniziato il periodo di “silenzio” in vista del board del 25 gennaio.
Verso la fine del 2023 c’è stato “l’inizio del periodo di normalizzazione dell’economia, che però andrà verso qualcosa che non è la normalità” e tale processo, come spiegato da Lagarde, è in corso nel commercio, nell’inflazione e nel mercato del lavoro. “A fine 2023 abbiamo visto una qualche ripresa dei consumi e un ritorno alla normalità dei risparmi da una condizione di risparmi eccessivi, mercati del lavoro meno rigidi e una riduzione dell’inflazione, sia nominale che di fondo. Quindi questo è quanto possiamo attenderci per il 2024: una prosecuzione di questi trend”, ha concluso.
Lagarde: “Usa? La miglior difesa è l’attacco”
Secondo Lagarde l’Ue deve rafforzarsi, anche alla luce delle elezioni Usa: “La migliore difesa è l’attacco. Noi dobbiamo avere avere un forte mercato unico e aspettiamo indicazioni dall’ex primo ministro Enrico Letta che sta preparando un rapporto sul futuro del mercato unico su come possiamo accelerare il percorso” per completarlo, ha affermato. La presidente della Bce ha affermato ancora che “abbiamo bisogno di un mercato unico e di un mercato dei capitali profondo in cui i risparmi dei cittadini europei possano contribuire alle transizioni che dobbiamo affrontare”.
Dunque, qualunque sarà l’esito delle elezioni negli Stati Uniti, e qualunque siano i rischi che questo comporterà, l’Ue deve essere pronta a qualsiasi scenario, come affermato da Lagarde nel panel di chiusura del World Economic Forum a Davos, dedicato alle prospettive globali dell’economia. “La miglior difesa è l’attacco”, ha sottolineato, parlando dei rischi di una possibile elezione di Donald Trump. “Dobbiamo prepararci, essere forti a casa nostra, e per farlo dobbiamo avere un mercato unico forte” ha concluso.