«La Bce è pronta a tutto per aiutare l’Eurozona a uscire da questa crisi»: lo ha detto questa mattina la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde nel suo discorso alla riunione ‘virtuale’ di primavera del Fmi e con ogni probabilità ribadirà il medesimo concetto nella videoconferenza con i Ministri dell’Economia dell’area Ue questo pomeriggio. Dopo le parole di scuse all’Italia che la n.1 della Commissione Europe Von der Leyen ha rivolto non più di qualche ora fa, il monito lanciato dalla Bce fa trasparire come il piano scaturito purtroppo in ritardo ora inizia a dare i suoi frutti e le novità per il futuro prossimo potrebbero essere molte.



«Il consiglio direttivo della Bce è impegnato a fare qualunque cosa necessaria, nel suo mandato, per aiutare l’Eurozona a uscire da questa crisi», ribadisce la Lagarde collegata con il “suo” Fmi (ne era presidente prima di prendere il posto di Mario Draghi all’Eurotower). Nello specifico, la Bce si dice pronta ad aumentare le dimensioni dei programmi di acquisti titoli e aggiustare la loro composizione «nella misura necessaria e per tutti il tempo necessario» oltre che valutare «ogni azione e ogni contingenza».



BCE, IL “PIANO DRAGHI” FUNZIONA

È ormai chiaro a tutti che davanti alla crisi economica generata a livello mondiale dal coronavirus, non basteranno “alcuni” interventi shock per raddrizzare l’economia, bensì serviranno sforzi internazionali «sempre più necessari per contrastare la diffusione del Covid-19»: così Christine Lagarde arriva a spiegare come la Bce ad oggi sostenga appieno le misure proposte dal Fmi che vanno dai prestiti di emergenza fino alla linea di liquidità a breve termine (per i Paesi con fondamentali macroeconomici solidi). Da ultimo, rilancia la n.1 della Bce, «la Banca Centrale è pronta ad aumentare i programmi di acquisto e a modificarne la composizione nella misura necessaria e per tutto il tempo che servira’. Esplorera’ tutte le opzioni per sostenere l’economia in questa fase di shock».



Il piano “lanciato” dal famoso editoriale sul Financial Times di Mario Draghi ad inizio pandemia è servito per scuotere il board della Bce con in particolare Fabio Panetta (membro del Comitato Esecutivo Bce) che ha pressato e non poco perché l’iniziale linea di “disinteresse” della Lagarde riavvolgesse rapidamente il nastro e ripartisse da capo. Durante un webinar sulla riposta monetaria alla crisi da coronavirus, un’altra componente del Comitato esecutivo, Isabel Schnabel, ha spiegato che le emissioni lorde titoli di Stato di Germania, Francia, Italia, Spagna e Olanda messe insieme supereranno quota 1.000 miliardi di euro quest’anno anche se «è probabile che le cifre aumentino nelle prossime settimane e mesi». In attesa delle decisioni Ue sugli aiuti da destinare per la crisi (Mes light, Bei, Sure e forse eurobond) è la Bce con il piano Draghi a tenere in piedi l’economia nel momento peggiore degli ultimi decenni.