Non solo per l’Italia, ma anche per l’Europa è una fortuna che abbia Mario Draghi il compito di provare a metter fine alla crisi di governo. Ne è convinta Christine Lagarde, presidente della Bce, che riveste lo stesso ruolo che Draghi ha ricoperto con successo in passato. «Ho piena fiducia che Mario Draghi sarà all’altezza della sfida», dice Lagarde in un’intervista rilasciata in Francia al Journal Du Dimanche. «L’Italia e l’Europa sono fortunate che Mario Draghi abbia accettato la sfida di aiutare a mettere fine alla crisi economica e sociale dell’Italia, in un momento in cui questo è il Paese dell’Eurozona colpito più duramente dalla pandemia». Per la numero uno all’Eurotower «Draghi sarà all’altezza della sfida».



Christine Lagarde ha quindi piena fiducia, perché il suo predecessore «ha tutte le qualità che ci vogliono». E fa riferimento a «competenza, coraggio e umiltà», tre ingredienti fondamentali per «far ripartire l’economia italiana con l’aiuto dell’Europa». Questo, comunque, dovrebbe essere l’anno in cui la zona euro comincerà la sua ripresa.



CHRISTINE LAGARDE “RIPRESA IN ESTATE”

Ma per la presidente della Bce l’Europa non deve interrompere troppo presto i sostegni monetari e di bilancio anti crisi. Nell’intervista rilasciata a Journal Du Dimanche, Christine Lagarde spiega che la ripresa è «rallentata ma non deragliata». Di sicuro i cittadini la attendono con impazienza. Secondo Lagarde la ripresa avverrà in estate e sarà l’inizio di un processo che vedrà l’Ue più verde e digitale. «Non dobbiamo ripetere gli errori del passato, togliendo in una sola volta gli stimoli», ma procedere con una riduzione flessibile. La numero uno della Banca centrale europea assicura che la struttura che dirige è al fianco delle famiglie, delle aziende e delle economie degli Stati membri sin da quando è cominciata la crisi. «Ha agito rapidamente e ora il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (Pepp) ha una dotazione finanziaria totale di 1.850 miliardi di euro». Per Christine Lagarde era importante scongiurare una frammentazione delle condizioni di finanziamento, inoltre c’è l’impegno a restare attivi sui mercati almeno fino a marzo 2022. «Come ho detto già da marzo del 2020 il nostro impegno nei confronti dell’euro è senza limiti. Agiremo fino a quando la pandemia metterà l’area dell’euro in situazione di crisi», conclude Lagarde.

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