«Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni»: queste le parole nel pieno dell’emergenza coronavirus di Christine Lagarde che hanno sollevato il polverone, tant’è che diverse forze politiche italiane chiedono le sue dimissioni da presidente BCE. L’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale oggi in conferenza stampa è riuscita a fare affondare i titoli di Stato italiani ed a fare esplodere lo spread. Le dichiarazioni sopra citate rappresentano l’opposto del draghiano “Whatever it takes”. Come spiega il Corriere della Sera, i rendimenti dei titoli di Stato italiani sono esplosi dall’1,22% sulle scadenze decennali delle 14:42 fino a un picco dell’1,88% alla fine della conferenza della Lagarde. Pochi minuti fa il premier Conte ha preso una posizione netta: «Mi attendo che tutti i prossimi lavori dei Ministri finanziari,a partire dall’ Eurogruppo di lunedì, si concentrino esclusivamente sulle misure per contrastare gli effetti del Coronavirus sull’ economia europea. Chiedo un’azione aggressiva di contenimento in tutta la Ue», riporta la Rai. Ma, come dicevamo, c’è chi chiede la testa dell’erede di Draghi…
LAGARDE NELLA BUFERA: LEGA-M5S-FDI CHIEDONO DIMISSIONI
«Dopo i commenti contro l’Italia della Lagarde, sul fatto che non spetta a loro chiudere spread, il minimo che si può chiedere sono le dimissioni immediate della signora», le parole del leghista Claudio Borghi, ma anche Giorgia Meloni ha invocato il passo indietro della Lagarde: «Oggi Borsa Italiana chiude con -17% e assalto speculativo contro titoli di Stato. Nel 2012 Draghi usava “bazooka” per evitare panico, oggi Lagarde ha avuto l’idea geniale di usare il “boomerang”, che è tornato indietro colpendo tutti. Governo pretenda rimozione governatrice BCE». Netta la posizione del M5s e di Alessandro Di Battista, che ha spiegato ai microfoni di Adnkronos: «Condivido la richiesta avanzata dal M5S Europa di dimissioni della presidente della Bce Christine Lagarde». Questa la nota dei grillini: «O Lagarde fa mea culpa dichiarando pubblicamente che la Bce è pronta a sostenere l’economia reale in questo momento drammatico dell’economia europea oppure dimostra di essere inadatta al ruolo che ricopre, il che porterebbe da parte nostra a una richiesta di dimissioni».