Paese che vai, assembramento che trovi: mentre l’intera Europa si trova ad affrontare quella che potrebbe essere ricordata come una delle fasi più drammatiche e complesse dell’emergenza Coronavirus, arrivano non solo da ogni parte d’Italia ma pure dall’estero curiose storie di persone che violano le restrizioni imposte dai rispettivi Governi o di iniziative estemporanee per non dire curiose messe in atto al fine di disincentivare i raggruppamenti di cittadini in luoghi pubblici. E quanto successo a Buxton, piccola cittadina del Derbyshire (Inghilterra), dove la locale Police ha documentato attraverso il proprio profilo Facebook la strategia messa in atto -anche se si tratta di una sorta di “revival” come spieghiamo più avanti- per costringere gli incauti bagnanti a restare a casa. Infatti la laguna blu nei pressi di questo centro di 25mila anime è rinomato per il suo colore cristallino oltre che per essere uno degli scorci più amati dagli Instagrammers che qui vi fanno tappa. E come fare per non consentire a nessuno di immergersi? Semplice: tingendolo di nero attraverso un processo chimico e dando al lago una colorazione davvero inusuale.



LA LAGUNA BLU DI BUXTON TINTA DI NERO “PER EVITARE ASSEMBRAMENTI”

“Ieri avevamo ricevuto delle segnalazioni a proposito di persone che si erano date appuntamento al Blue Lagoon di Harpur Hill, vicino a Buxton” ha scritto la locale Polizia in un post apparso sul proprio profilo Facebook e con tanto di reportage fotografico del blitz: “Non c’è dubbio che questa sia una location pittoresca ma gli assembramenti contravvengono le norme del Governo per evitare la diffusione del contagio” spiegano i poliziotti che, invitando tutti a restare a casa, assieme a degli esperti chimici bardati per l’occasione hanno versato della tintura nera nella acque cristalline di questa piccola oasi. Nessun pericolo ovviamente per eventuali stolti che dovessero ugualmente tuffarsi nella laguna che sorge in quella che era una ex cava: infatti rischiano al massimo una irritazione alla pelle, ma si spera sufficiente per sconsigliare un bagno. Come accennato, un simile espediente era stato messo in atto dalle forze dell’ordine di Buxton già nel 2013 dato che questa pur meravigliosa pozza era ricavata in una pozza dove giacciono pure scorie risalenti a un passato industriale e che consistono in candeggina e ossido di calcio. Il perché tanta gente da allora continuasse a farvi il bagno, nonostante ne fossero a conoscenza e forse attratte da quel blu magnetico, rimane un mistero.



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