La nota conduttrice radiofonica LaMario, è stata ospite stamane di Uno Mattina. Si parlava del Molise e la deejay è appunto originaria di quella splendida terra: “Sono nata in provincia di Campobasso – ha precisato – ma sette minuti dopo la nascita ero ad Isernia e sono rimasta li per tutto il periodo scolastico. Noi molisani siamo tosti – ha proseguito – duri, testardi, quando vogliamo una cosa facciamo tutto per prendercela, ma riusciamo anche ad essere di cuore ma non è così scontato, è necessario che di fronte ci siano delle buone persone se no non te la facciamo passare”.



Ma come ha mosso i suoi primi nel mondo dello spettacolo LaMario? “Io ho iniziato a lavorare a TeleMolise, ero una ragazzina, mi occupavo di cronaca a Isernia, avevo quasi deciso di fare la criminologa, poi è arrivata un’occasione di lavorare a Videomusic come vj e mi si è aperta la musica, ma i miei primi passi li ho mossi nel Molise col microfono in mano andando in giro a fare le interviste”. Ma cosa ha dato alla Mario il Molise nella sua crescita umana e professionale? “Sicuramente Isernia mi ha regalato la difficoltà nel riuscire a fare le cose, ci sono territori che non sono scontati e noi non ce ne rendiamo conto quando nasciamo, ad esempio andare a scuola o scegliere di fare una determinata scuola”.



LAMARIO: “A ISERNIA QUANDO ERO GIOVANE NON C’ERA TUTTO”

LaMario ha proseguito: “Io sono del ’75 e a Isernia tante cose nella mia adolescenza non c’erano, te le dovevi guadagnare o inventare, quindi il Molise è un’ottima a scuola, il cuore arido del Molise ti aiuta a capire meglio come pompa il sangue e a decidere con più forza cosa vuoi fare”.

Poi LaMario ha parlato del tombolo e dei tatuaggi, lei che è super tatuata: “Io so fare il tombolo, ho imparato a farlo da mia mamma che seguiva una signora, a continuare a vedere questo tombolo in casa alla fine ci ho provato, io ero mancina e tutti dicevano che non ce l’avrei fatta e io invece ce l’ho fatta. Ricerca dei tartufi? No quello mi manca ma il pellegrinaggio verso le famose campagne è una cosa che ti fanno fare da ragazzina, è una cosa bella per conoscere i territori. La passione per il tombolo mi ha portato alla passione per i tatuaggi? Non ci ho mai pensato ma forse, forse inconsciamente è vero. Il primo tatuaggio? A Isernia per colpa di Maurizio Costanzo a 13 anni, ero giovanissima ma con il consenso dei genitori”.