Otto anni dopo l’ictus con emorragia cerebrale che gli ha cambiato la vita, Lamberto Sposini conduce una doppia battaglia. Quella personale, legata a quanto gli è accaduto quel 29 aprile 2011, e una con la Rai. Il giornalista non ha ancora avuto risposte concrete dall’azienda di viale Mazzini, chiamata in causa per presunti ritardi nei soccorsi e negligenze dei medici interni. Il giornalista si sentì male poco prima di andare in onda a “La Vita in Diretta”, programma che conduceva con Mara Venier. Ci vollero 50 minuti prima che fosse soccorso da un’ambulanza. Inoltre, fu portato all’ospedale Santo Spirito, dove però il reparto di neurochirurgia era chiuso da qualche mese. Quindi fu trasferito al Policlinico Gemelli dove fu operato. Nella causa che ne è seguita, il tribunale del Lavoro di Roma nel 2015 ha respinto la domanda di risarcimento di 11 milioni di euro per danni “gravi e permanenti” avanzata nei confronti della Rai e dei medici che prestarono i primi soccorsi. Ma Lamberto Sposini non si è mai arreso e forse a breve potrebbero esserci importanti sviluppi su questa vicenda.



SPOSINI CONTRO RAI DOPO ICTUS. E PATRIZIA PELLEGRINO…

Michele Anzaldi, segretario della Vigilanza Rai, si aspetta generosità dalla Tv di Stato nell’udienza fissata al 21 maggio 2019 per chiudere la vicenda. «Sarà possibile trovare una soluzione se non generosa abbastanza dignitosa da permettere a Sposini di invecchiare contando su un giusto risarcimento?», ha scritto su Facebook. Dopo aver impugnato la sentenza di primo grado, Lamberto Sposini attraverso il suo avvocato aveva raggiunto una potenziale intesa su un risarcimento di 350mila euro, ma non ha ricevuto alcuna risposta dalla Rai, nonostante i solleciti. «Possibile che la Rai si sia dimenticata così in fretta di tutto quello che Sposini ha fatto per l’azienda? Qui in ballo, più che la generosità, c’è la dovuta riconoscenza», ha rilanciato Anzaldi. Dello stesso avviso è Patrizia Pellegrino, che su Instagram ha scritto: «Lo spero, lo speriamo tutti Lamberto. Tu hai dato tutto, tanto a quest’azienda. È giusto che loro capiscano e riconoscano il tuo grande valore! Ti voglio bene». Intanto la quotidianità di Sposini è fatta di sedute di fisioterapia, esercizi di riabilitazione e logopedia, con l’affetto dei suoi cari.



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