Lamborghini ha ufficialmente introdotto la settimana corta e si unisce così al gruppo di aziende che hanno optato per i 4 giorni lavorativi, come ad esempio fatto da Luxottica. Dopo una lunga trattativa durata praticamente un anno, come si legge sul sito di RaiNews, è stato raggiunto l’accordo con i sindacati Fiom e Fim. “L’importante traguardo della settimana corta”, hanno fatto sapere. L’ipotesi sarà presentata alle lavoratrici e ai lavoratori nei prossimi giorni, e ci sarà poi un referendum confermativo per il definitivo lasciapassare. In ogni caso in Lamborghini si verificherà una riduzione del lavoro, un aumento del salario annuale, 500 nuove assunzioni, e “un percorso di miglioramento sugli appalti continuativi del sito, consolidamento e implementazione dei diritti e la tutela delle differenze”, come precisa RaiNews.
In merito alla settimana corta sarà così impostata: si alternerà una settimana da 5 giorni ad una da 4, con il personale di produzione (o ad essa collegato), che lavorerà su due turni, mattina e pomeriggio, e un turno centrale per una riduzione complessiva di 22 giornate di lavoro all’anno. Inoltre, precisa RaiNews: “Una settimana da 5 giorni e due da 4 per il personale di produzione o collegato a essa che lavora su un regime a tre turni (mattina, pomeriggio e notte) per una riduzione complessiva di 31 giornate di lavoro all’anno; 16 giorni in meno all’anno per il personale operaio non collegato a produzione e 12 giornate in meno per il personale impiegatizio”, categoria per cui sarà anche possibile usufruire di 12 giorni di smartworking al mese.
LAMBORGHINI, UFFICIALE: SETTIMANA CORTA E AUMENTO DELLO STIPENDIO: IL COMMENTO DEI SINDACATI
I sindacati fanno sapere anche che si verificherà un aumento sostanziale del premio di continuità di risultato annuale, che passerà dai 332 euro del 2022 ai 2.200 del del 2026, con aumenti anche di varie indennità legate alla produzione e alla valorizzazione delle competenze dei dipendenti. “Un’altra importante vittoria – il commento delle sigle sindacali – è l’impegno dell’azienda per un concreto miglioramento delle condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori in appalto. Questo si articolerà tramite il contrasto ai contratti pirata e incentivando accordi integrativi di secondo livello all’interno della comunità del sito produttivi”.
Fra le novità, infine, anche vari strumenti a sostegno della genitorialità come ad esempio permessi retribuiti in caso di adozione e affido, o per inserire i figli al nido a alla scuole materna, e un aumento del 10 per cento del contributo aziendale per il congedo parentale.