Lamont Jacobs è il padre di Marcell Jacobs, il velocista vincitore della medaglia d’oro durante le ultime Olimpiadi di Tokyo 2021. Un rapporto difficile quello tra i due come ha raccontato proprio l’atleta che da alcuni mesi ha deciso di perdonarlo aprendosi ad un dialogo con lui. “Non è ancora tutto risolto però almeno adesso ci parliamo: il traduttore di Google mi dà una mano con l’inglese” – ha rivelato il campione durante un’intervista rilasciata alla stampa. Dopo diversi anni di silenzio, i due hanno ricominciato a parlarsi anche se non è semplice per via della distanza. Per Marcell non è stato facile visto che ha vissuto un’infanzia completamente diversa da quella dei suoi amici: “chi è tuo papà, mi chiedevano gli amici. Non esiste, rispondevo, so a malapena che porto il suo nome. Per anni ho alzato un muro. E quando mio padre provava a contattarmi, me ne fregavo”.
Il rapporto padre-figlio ha segnato la vita dell’atleta come ha raccontato anche la sua mental coach. “Non esistono segreti, ma fin da subito ho capito che per lui sarebbe stato importante risolvere il rapporto con il padre, essendo lui stesso papà di tre bambini – ha detto la mental coach -. Ha acquisito sicurezza in se stesso. Prima affrontava le gare con molta più ansia, mentre arrivare con la testa giusta fa tutta la differenza del mondo. Aveva nel suo potenziale certe prestazioni, doveva solo sbloccarsi”.
Marcell Jacobs: “Mio padre? Ho riallacciato un rapporto”
“Sono nato in Texas, ma ci sono rimasto solo sei mesi perché poi mia madre e mio padre si sono separati e sono venuto in Italia e l’Italia è il mio Paese” – ha raccontato Marcell Jacobs. Il campione poco prima delle Olimpiadi di Tokyo 2021 ha ripreso i rapporti col padre; una decisione che l’ha aiutato ad affrontare Tokyo con una maggiore serenità. “Non l’ho più sentito fino a un anno fa, quando ho deciso di lavorare con una mental coach, Nicoletta Romanazzi. E lei mi ha detto che per correre forte avrei dovuto riallacciare un rapporto con il padre che non avevo conosciuto. Il riavvicinamento mi ha dato qualcosa in più che mi ha aiutato in questi giorni. Ma non l’ho mai visto, ci scriviamo e ci sentiamo” ha detto il campione che ha rivelato come papà Lamont prima della gara gli abbia scritto un messaggio: “mi ha scritto prima della gara, dicendo: Tu sei Lamont Marcell Jacobs jr. Tu puoi vincere le Olimpiadi. Noi siamo con te. Ti amiamo. Siamo dalla tua parte”.
Oggi le cose tra loro cominciano ad andare meglio come ha raccontato il campione: “é incredibile la potenza dell’energia che si muove quando abbatti un muro. Lo odiavo per essere scomparso, ho ribaltato la prospettiva: mi ha dato la vita, muscoli pazzeschi, la velocità. L’ho giudicato senza sapere nulla di lui. Prima se una gara non andava bene davo la colpa agli altri, alla sfortuna, al meteo. Adesso ho capito che i risultati dipendono solo dal lavoro e dall’impegno“.