«Parlare di emergenza migranti mi pare esagerato, vuol dire non ricordare i numeri degli anni addietro»: così Luciana Lamorgese nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Tg 24. Il ministro dell’Interno ha messo in risalto: «Certamente non si può pensare che tutti vengano nei Paesi di primo approdo del Mediterraneo, per questo chiediamo condivisione in Ue per affrontare l’argomento con pragmatismo. Speriamo che la sfida venga raccolta dall’Europa».



Luciana Lamorgese ha poi parlato della ricollocazione dei migranti: «Noi stiamo andando avanti con le trattative con Francia e Germania, si parla di una redistribuzione del 30% per Paese, ma è ovvio che va visto l’accordo nel suo complesso: non deve essere un accordo a saldo negativo per l’Italia. La vera sfida è il senso di responsabilità che l’Europa ha già dimostrato. Bisogna parlarne con concretezza».



LUCIANA LAMORGESE SU LAVORO E DDL ZAN

Uno dei temi più dibattuti negli ultimi giorni è quello del blocco dei licenziamenti, Luciana Lamorgese ha rimarcato che bisogna evitare il rischio di tensioni sociali: «Andiamo verso un periodo che ci vede più sereni dal lato pandemia, ma c’è il problema del blocco dei licenziamenti: credo che la mediazione che è stata trovato tra fine giugno e ottobre vada bene, ma so già che ora ci sono delle manifestazioni. Occorre che le garanzie per i lavoratori ci siano, dobbiamo evitare il rischio della bomba sociale: il governo deve attivarsi immediatamente ma è quello che sta facendo». Luciana Lamorgese si è poi soffermata sul ddl Zan, in particolare sull’intervento del Vaticano: «Il clima si sta rasserenando. Certamente c’è stato un intervento del Vaticano, ma penso che la mediazione ci debba essere e che il dialogo sia necessario. Io butterei acqua sul fuoco, due Stati devono dialogare e ascoltare le ragioni degli altri. Non hanno chiesto di non portare avanti un provvedimento, ma dei chiarimenti su alcuni aspetti che possono essere valutati con animo sereno».

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