Dopo aver partecipato alla riunione in prefettura a Torino del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha spiegato il motivo della sua visita. «Siamo a Torino per fare un punto della situazione sulle manifestazioni che si svolgono vicino al cantiere della Tav, dove sono stati feriti dei poliziotti. Ho sentito il dovere di essere qui per ringraziare gli agenti che fanno capire che lo Stato c’è». La titolare del Viminale ne ha parlato a La Stampa nella rubrica “30 Minuti al Massimo”, toccando anche altri temi delicati, come Tav, migranti e ius soli. «La Tav è un’opera che va avanti da anni e le manifestaizoni non sono mai mancate. Certamente le manifestazioni sono fonte di preoccupazione ma l’importante è avere la fermezza e la moderazione nell’approccio da parte delle forze di polizia: i lavori non si fermano», ha proseguito.



In merito invece ai migranti, Lamorgese ha ribadito che «il problema dell’immigrazione è problema complesso che ricihiede interventi a livello europeo. Occorre molta determinazione e senso di responsabilità nell’affrontare certe situazioni». I numeri degli sbarchi sono aumentati, infatti tra luglio e agosto sono stati registrati oltre 30mila arrivi, ma per la ministra Luciana Lamorgese non c’è alcuna invasione o emergenza.



LAMORGESE VS SALVINI “MIGRANTI? NON HA IDEA…”

«Ci sono situazioni delicate, è vero. Ma per combattere l’immigrazione non servono blocchi navali, quelli sono atti di guerra. Stiamo seguendo la linea dei corridoi umanitari», ha detto Lamorgese sui migranti. Non è mancata una battuta su Matteo Salvini, leader della Lega: «Evidentemente non ha ben chiare quelle che sono le difficoltà che stiamo vivendo quotidianamente, ma se ci sono iniziative che non abbiamo adottato e lui ci può suggerire per bloccare gli arrivi via mare io li raccolgo volentieri». Nell’incontro con i giornalisti, infatti, aveva commentato la richiesta dello stato d’emergenza da parte del governatore siciliano Nello Musumeci, che ieri aveva lanciato un appello al premier Mario Draghi. «L’emergenza ci sarebbe se restassero tutti in Sicilia. Cosa che non avviene perché dopo il periodo di quarantena sulle navi vengono distribuiti sul territorio». Inoltre, aveva rivendicato la scelta di predisporre le navi per i controlli sanitari, spiegando che è stata positiva. E ha fatto presente che «molti degli sbarchi sono autonomi e non possiamo fermarli. Il contrasto dell’immigrazione via mare è un pò diverso da quello via terra perché ci sono soluzioni diverse che possono essere adottate».



DA IUS SOLI A GREEN PASS E VACCINI…

Ma Luciana Lamorgese ha parlato anche di ius soli a La Stampa, oltre che di migranti: «Quando vediamo questi ragazzi delle Olimpiadi che hanno onorato il nostro Paese viene da pensare che quello che ha detto Malagò abbia un senso. La politica dovrà fare i suoi riscontri e spero che si arrivi ad una sintesi. Questi ragazzi devono sentirsi parte integrante della società. È un tema che si pone e di cui dobbiamo ricordarci non solo quando i nostri atleti vincono delle medaglie». Dopo lo ius soli, il tema della scuola per sottolineare l’importanza delle lezioni in presenza, mentre sull’obbligo di green pass per gli insegnanti: «Sarà un’ulteriore tutela per i ragazzi che vanno a scuola. Stiamo lavorando con i tavoli dei prefetti per quanto riguarda i trasporti, il ministro Bianchi segue la vicenda con attenzione». Sulla possibilità di vaccini obbligatori in azienda: «Dovrebbe dipendere dalla libertà individuale, il governo valuterà quello che è meglio fare». Infine, esclude un autunno caldo per i licenziamenti: «Il rischio è ridimensionato, il ministro Orlando sta facendo di tutto per evitare scontri sociali. E poi l’economia sta andando bene, anche il Pil è in risalita. Sono tutti segnali positivi per il Paese che dovrebbero disinnescare bombe sociali».