Sono in corso in questi minuti le analisi previste dal protocollo anti Covid nell’hotspot di Lampedusa. Secondo quanto riporta La Sicilia, 25 migranti sono risultati positivi al test sierologico. Ma attenzione: in 10 casi l’esame del tampone è risultato negativo. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sugli accertamenti svolti dallo staff sanitario.
Per il momento non è giunta alcuna risposta dal Governo a proposito dello stato d’emergenza, come confermato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, e il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello è tornato a parlare ai microfoni di Tg Com 24 sull’emergenza in atto. Il primo cittadino ha ribadito di aver invocato l’immediato trasferimento dei migranti presenti nel centro d’accoglienza, considerando che non è noto quanti altri ne arriveranno: «Le cose che Matteo Salvini ha visto sono le stesse che accadevano quando faceva il ministro, con la differenza che in quel periodo il numero era inferiore, mentre ora sta aumentando». (Aggiornamento di MB)
MIGRANTI LAMPEDUSA, MUSUMECI: “EMERGENZA SENZA TREGUA SUGLI SBARCHI”
Una nave-quarantena per i migranti: questa la soluzione del Viminale per l’emergenza registrata a Lampedusa. Come riporta Huffington Post, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese entro 3-4 giorni metterà a disposizione un’imbarcazione per gestire l’affollamento dell’hotspost dell’isola. Il portale evidenzia che i migranti resteranno in quarantena per 14 giorni e verranno effettuati i tamponi. La titolare del Viminale è inoltre attesa lunedì a Tunisi per tentare di arginare le partenze.
Netta la posizione del presidente siciliano Nello Musumeci: «In Sicilia è emergenza senza tregua sugli sbarchi. E vorrei fosse chiaro che non si tratta solo di una emergenza sanitaria, per la quale la Regione Siciliana sta facendo di tutto per assicurare la sicurezza dei cittadini siciliani e di chiunque arriva nell’Isola. C’è una emergenza politica senza precedenti: perché a parità di condizioni climatiche rispetto allo scorso anno gli arrivi aumentano in modo così sensibile? Io voglio dare atto degli sforzi di queste ultime ore. Ma adesso si tratta di gestire una emergenza e servono fatti!», le sue parole in un post pubblicato su Facebook. (Aggiornamento di MB)
LAMPEDUSA, SALVINI REPLICA A MARTELLO: “LACRIME DI COCCODRILLO”
Centro d’accoglienza al collasso a Lampedusa, il sindaco Martello proclama lo stato d’emergenza. Nella notte sono stati registrati nuovi sbarchi di migranti e la situazione è sempre più insostenibile. E scoppia anche la bagarre politica: non è passato inosservato l’attacco del primo cittadino a Matteo Salvini, che ha replicato per le rime nel corso di un comizio a Prato. «Noi difendiamo pescatori, imprenditori e lavoratori di Lampedusa, stufi di un’invasione senza precedenti che noi l’anno scorso avevamo fermato», l’affondo del segretario federale della Lega: «Lo dicono i numeri, che non mentono: 11.334 sbarchi dall’inizio dell’anno a oggi contro i 3.508 dello stesso periodo del 2019. Almeno quelli il sindaco pro-sbarchi e pro-Carola Rackete li vuole leggere? Se ora dice di voler dichiarare lo stato d’emergenza piange lacrime di coccodrillo». «Prima di richiudere i negozi pensa a chiudere i porti per salvare la salute degli italiani», ha concluso Salvini. (Aggiornamento di MB)
STATO DI EMERGENZA A LAMPEDUSA
Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, chiede che venga proclamato lo Stato di emergenza sul suo territorio alla luce dei numerosi sbarchi avvenuti nelle scorse ore. “E’ una situazione ormai ingestibile – le parole di Totò Martello riportate nell’edizione online di Repubblica di oggi, sabato 25 luglio – se il governo non proclamerà lo Stato di emergenza per Lampedusa lo farò io. L’hotspot non è più in grado di accogliere migranti, la responsabilità di questa emergenza non può ricadere sul sindaco, sull’amministrazione comunale e sui lampedusani”. La situazione nell’hotspot dell’isola sta diventando incandescente, come anticipato dallo stesso Martello, tenendo conto che vi sono al momento più di mille migranti nel centro di accoglienza, ben dieci volte la capienza massima prevista pari a circa un centinaio. “Oggi – ha proseguito il primo cittadino lampedusano – non ci saranno trasferimenti in traghetto verso Porto Empedocle e intanto i barchini provenienti dalla Tunisia stanno continuando ad approdare sull’isola”.
LAMPEDUSA, IL SINDACO DICHIARA STATO DI EMERGENZA E ATTACCA SALVINI
Sulla banchina vi sono all’incirca 50 migranti in attesa di capire dove verranno smistati, mentre nella notte ne sono giunti altri 110, che erano stati soccorsi dal Cosmo, un mercantile italiano. Altri 70, invece, sono stati intercettati da una motovedetta libica e riportati indietro. Ora, fa sapere ancora Repubblica, vi sarebbe un terzo gommone con a bordo 56 persone, che attende soccorsi nel Mediterraneo. Martello ha attaccato anche l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “L’onorevole Salvini – le parole del sindaco come riporta TgCom24.it oggi, 25 luglio – continua a comportarsi da mentitore seriale, sostenendo che quando lui era ministro ‘non c’erano più sbarchi’: nulla di più falso. Quando Salvini era ministro gli sbarchi a Lampedusa sono sempre proseguiti, basterebbe leggere i report del ministero degli Interni per verificare quello che sto affermando. Se Salvini fosse venuto a Lampedusa in quel periodo – aggiunge e conclude Martello – quando da sindaco ho più volte chiesto una interlocuzione istituzionale con il Ministero che allora guidava, senza mai avere risposta, avrebbe visto con i suoi occhi le imbarcazioni dei migranti entrare in porto. Forse allora non è venuto a Lampedusa proprio per questo motivo, per non dovere ammettere la realtà e continuare a negare l’evidenza”.