L’appello del sindaco di Lampedusa
Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha recentemente rilasciato un intervista a La Stampa in cui è tornato a parlare ancora una volta dell’emergenza migranti che da anni sull’isola è un problema serio. “Non abbiamo le risorse per occuparci di un fenomeno di questa portata”, spiega preoccupato, “il Comune ha 15 dipendenti in tutto e metà di questi sono quotidianamente impegnati a risolvere questioni e problemi dell’hotspot”.
“Non si può pensare che questa sia la nostra unica attività”, spiega ancora il sindaco di Lampedusa parlando dei migranti. “Ci sono tanti problemi che riguardano i miei concittadini che sono costretto a trascurare. Sono il sindaco di 6mila abitanti ma, in realtà, è come se fossi il sindaco di 20 mila”. A pesare, sono soprattutto le casse dell’amministrazione locale di Lampedusa, perché “le spese ricadono per intero sul Comune, non ce la facciamo. Ora, per esempio, dobbiamo anticipare la fattura dei rifiuti. È arrivato un importo uguale a quello di agosto, quando abbiamo il massimo di presenze turistiche”. “Da marzo”, continuando così, “dovrò spostare risorse da altre voci e non potrà fare nulla per i cittadini”.
L’emergenza migranti a Lampedusa: “3mila nuovi arrivi”
Quella dei migranti, insomma, sarebbe una vera e propria emergenza per il comune di Lampedusa. Ed è lo stesso sindaco a parlare preoccupato, sostenendo che “nei primi giorni di gennaio abbiamo registrato quasi 3mila presenze. Se continuiamo così a fine anno arriveremo a 180 mila. Vorrebbe dire raddoppiare” i numeri dello scorso anno, “cifre che non possiamo sostenere da nessun punto di vista, né gestionale né economico”.
Non condanna i migranti, il sindaco di Lampedusa, che anzi capisce che “la gente ha bisogno di migliorare la propria situazione”, ma il problema è che le rotte sono cambiate. “Negli ultimi tempi gli arrivi passano quasi tutti dalla Tunisia, non dalla Libia [e] per Lampedusa vuol dire rendere ancora più complesso gestire una situazione già difficile”. “Il governo”, continua il sindaco Mannino, “dovrebbe fare qualcosa per noi”, seppur “bisogna anche ammettere che è già un aiuto decidere di non assegnare alle Ong il nostro come porto sicuro”. Sarebbe stato, secondo lui, “meglio intervenire prima su Lampedusa, ma mi metto nei panni del Governo, sono alle prime armi. Ma sono ancora in tempo per fare qualcosa”.