57 migranti, di cui 56 uomini e una donna, sono giunti stanotte, attorno alle ore 4:00, in quel di Lampedusa. Come riferito dall’agenzia Ansa, l’imbarcazione è stata avvistata dalla guardia di finanza e dalla capitaneria di porto solamente quando la stessa era stata avvistata davanti alle coste. Due motovedette hanno fatto entrare in porto i migranti, scortandoli fino alla banchina, si tratta di profughi che provengono da Marocco, Algeria, Siria, Libia, Gambia e Bangladesh, ed erano partiti dalla Libia. Una volta scesi a terra, i poveretti sono stati trasferiti presso l’hotspot di Contrada Imbriacola, dopo di che verranno smistati in altri centri accoglienza. Negli scorsi giorni i vescovi africani hanno lanciato numerosi appelli, sottolineando come queste partenze siano una vera e propria piaga: «Basta emigrazione irregolare – le parole dei religiosi riportate da Il Secolo D’Italia – non credete a false promesse che portano allo schiavitù. Una preghiera a Dio – aggiungono – affinché i giovani africani siano più consapevoli dei pericoli dell’emigrazione irregolare e credano in se stessi e nella loro capacità di avere successo in Africa». I vescovi africani si sono ritrovati in Burkina Faso fra il 14 e il 20 maggio scorsi, per la terza assemblea plenaria, e al termine dell’incontro hanno pubblicato un comunicato sottolineando appunto la piaga dell’emigrazione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LAMPEDUSA, 57 MIGRANTI SBARCATI

Nuovo sbarco di migranti in Italia, ancora una volta a Lampedusa. Come riferito in questi ultimi minuti da numerosi organi di informazione, a cominciare dall’edizione online di Repubblica, 57 profughi sono giunti questa mattina alle ore 4:00 presso la nota isola della Sicilia. L’imbarcazione era partita dalla Libia ma incredibilmente non è stata intercettata da nessuno ed è potuta così giungere indisturbata presso le coste italiane, in territorio dell’Unione Europea. Secondo Repubblica non è comunque da escludere che l’imbarcazione con a bordo una sessantina di migranti sia la stessa che era stata avvistata ieri nel Mediterraneo assieme ad altre quattro navi, dalla marina militata italiana: tre di esse, con a bordo 280 persone, erano state fatte tornare indietro dalla marina libica, ma una deve evidentemente essere fuggita.



LAMPEDUSA, SBARCATI 57 MIGRANTI

La nave giunta a Lampedusa trasportava passeggeri marocchini, algerini e senegalesi, con l’aggiunta di alcuni libici che scappavano dalla guerra. Con i 57 profughi di queste ore, sale a 130 il numero di migranti giunti sul suolo del Belpaese negli ultimi due giorni, ben nove imbarcazioni che vanno ad aggiungersi alle 280 intercettate dalla guardia costiera della Libia. Nel Mediterraneo si registra una ripresa inattesa delle attività, un imponente flusso di partenze a cui è difficile dare una spiegazione, in un momento tra l’altro dove nello stesso mare non vi è alcuna nave di una ong umanitaria. Tale fattore potrebbe di fatto smentire la tesi, come sottolinea Repubblica, delle “Ong pull factor”, ovvero, che siano le imbarcazioni delle organizzazioni non governative ad invogliare in qualche modo i trafficanti di uomini a far partire i migranti. Ed in effetti tutte le inchieste della magistratura che hanno ipotizzato qualche complicità fra i trafficanti e le Ong si sono concluse con un nulla di fatto, compresa quella di ieri di Trapani, dove i giudici hanno assolto i due migranti giunti l’anno scorso in Sicilia a bordo della Diciotti, accusati di aver minacciato il comandante del rimorchiatore Vos Thalassa che li aveva soccorsi in mare.

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