Nella giornata di ieri si è verificata un’aggressione da parte di alcuni migranti di Lampedusa alla troupe del Tg1 e di altri giornalisti presenti presso il molo Favaloro. “La dovete smettere di parlare di neri”, hanno riferito i migranti ai colleghi, poi minacce, insulti, telecamere a terra e spintoni, così come si legge sul sito di Repubblica. I giornalisti e i videomaker sono stati circondati, quindi insultati e minacciati e poi la loro attrezzatura è stata danneggiata.
La particolarità che lascia un po’ stupiti è che nonostante il molo sia una delle zone maggiormente presiedute dell’isola, nessuno è intervenuto, di conseguenza si è reso necessario sollecitare l’intervento dei carabinieri: nonostante ciò il gruppo di migranti non ha desistito. “Non mi importa se mi arrestano, la dovete finire, ve ne dovete andare”, urlava uno, come riferisce sempre Repubblica, ma anche: “Cosa riprendi?”, quando si sono accorti che i giornalisti stavano cercando di testimoniare l’aggressione.
LAMPEDUSA, TROUPE RAI AGGREDITA DA MIGRANTI: “NON E’ ACCETTABILE CHE…”
Il CDR Rai ha espresso solidarietà all’inviato Lorenzo Santorelli e alla troupe esterna del Tg1, l’operatore Maurizio Bellavia e l’assistente Luigi Bellavia, attraverso una nota in cui si legge: “L’aggressione avviene dopo giorni in cui il Tg1 è impegnato a documentare con i suoi cronisti – com’è doveroso per il servizio pubblico – i flussi migratori verso l’isola e i salvataggi in mare. Non è accettabile che i giornalisti siano bersaglio dell’intolleranza di pochi che mal sopportano il lavoro dell’informazione nei luoghi di frontiera”.
Non è chiaro se gli aggressori siano stati identificati e se nei loro confronti siano state formalizzate delle accuse, ma è certo che, come sottolinea il CDR, gli stessi “hanno interrotto la messa in onda”. Dopo giorni di stop sembrerebbero essere ricominciati gli arrivi, ma il turismo sull’isola di Lampedusa non sembra trovare la parola crisi, visto che i bar, le spiagge, i ristoranti e gli alberghi sono pieni di turisti, molti dei quali stranieri.