Emergono nuove indiscrezioni sulla prima puntata di Lance, il documentario che ESPN trasmetterà a puntate e che riguarda le tre ore e 20 minuti complessive di interviste che Lance Armstrong rilasciò a Marina Zenovich: il ciclista statunitense, vincitore di 7 Tour de France consecutivi, è stato poi radiato a vita (nel 2013) con la revoca di tutti i suoi trionfi, a causa dell’uso ripetuto di doping. Qualche giorno fa avevamo anticipato alcuni dei temi portanti della prima puntata del documentario, tra questi l’ammissione da parte di Armstrong di avere iniziato a doparsi a 21 anni e la consapevolezza di come il cancro ai testicoli, di cui aveva sofferto all’inizio della carriera, potesse essere strettamente correlato all’assunzione di sostanze proibite. Tornando su questi argomenti, possiamo allora riferire di cosa l’ex ciclista ha detto riguardo l’Epo, che aveva definito “un’altra cosa” rispetto al cortisone.



“Quello che sto per dire non sarà popolare” ha iniziato il suo discorso Armstrong; e in effetti il preambolo è abbastanza necessario, perché il texano parla dell’eritropoietina come di un ormone che “per molti aspetti è un prodotto sicuro”. Certo, c’è un’altra premessa che ha voluto fare ed è quella che sia sempre fondamentale avvalersi della supervisione di un medico professionista, ma che tutto sommato – sono le sue parole – esistono sostanze molto più pericolose da iniettarsi nel corpo. Ricordiamo che la squalifica di Armstrong avvenne per l’assunzione di Epo, testosterone e corticosteroidi e l’ammissione di averne fatto uso risale ad un’intervista con Oprah Winfrey nel gennaio 2013 – ma all’epoca aveva indicato il 1996 come inizio della pratica del doping, correggendo poi il tiro nelle interviste che compongono il documentario e parlando appunto di 1992.



LANCE ARMSTRONG “PICCHIATO DAL MIO PATRIGNO”

Un altro passaggio del documentario riguarda le dichiarazioni di Lance Armstrong sul patrigno. La madre aveva divorziato da Eddie Charles Gunderson nel 1973 quando Lance aveva uno o due anni, sposando Terry Keith Armstrong dal quale il piccolo avrebbe preso il cognome. Il patrigno dice che senza di lui Lance non sarebbe mai diventato un campione: “L’ho trattato come un animale e reso un vincitore a tutti i costi” ha detto Terry, e ci sono conferme da parte dell’ex ciclista che ricorda oggi come l’infanzia senza il vero padre sia stata dura, soprattutto perché il nuovo marito della mamma lo picchiava anche solo “per un cassetto lasciato aperto”. Infine, a 15 anni Armstrong falsificò un certificato di nascita per partecipare a una gara di triathlon, che era riservata a ragazzini dai 16 anni in su: “Partecipai illegalmente per battere tutti” ha detto, un’anticipazione di quello che sarebbe avvenuto in seguito.

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