LANDINI LANCIA LO SCIOPERO CONTRO UNA MANOVRA CHE ANCORA DEVE ESSERE SCRITTA

«In autunno uno sciopero generale contro la legge di Bilancio»: il leader della Cgil Maurizio Landini, intervenendo alla Festa della Fiom a Collebeato (Brescia), annuncia la maxi protesta nazionale dei sindacati (di sicuro Cgil-Uil, da vedere invece la Cisl) per una Manovra 2024 che non solo deve ancora essere presentata ma addirittura scritta. Nonostante le aperture del Governo sui temi del salario minimo e le riforme fiscali e del lavoro, il sindacato più importante d’Italia pre-annuncia una sorta di “sciopero preventivo” per la Legge di Bilancio, confermando la fortissima contestazione a distanza tra Cgil e Governo.



Invoca la cassa integrazione per il caldo, annuncia lo sciopero senza ancora una Manovra e boccia la proposta del Ministro dell’Istruzione per possibili scuole aperte in estate negli anni prossimi: è un Landini di lotta a testa bassa contro il Centrodestra quello intervenuto oggi alla festa della Fiom. «Sarà necessario farlo (lo sciopero generale, ndr) contro la legge di bilancio. Faremo una consultazione straordinaria tra i lavoratori a settembre e non solo per chiedere se mobilitarsi, ma anche per capire come vogliamo farlo e come convincere le persone a venire con noi a Roma».



BOCCIATA SCUOLA IN ESTATE DI VALDITARA: COSA HA DETTO IL LEADER DELLA CGIL LANDINI

Dalla Manovra al clima, la battaglia della Cgil rimane a fianco delle opposizioni contro il Governo Meloni: «Bisogna fare un provvedimento subito per dare la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione in tutti i settori, come strumento laddove non ci sono le condizioni per lavorare perché il caldo mette a rischio la vita delle persone», commenta il segretario generale Cgil Maurizio Landini, aggiungendo come «Contemporaneamente diciamo che serve un provvedimento per stabilire anche quale è una temperatura oltre la quale non si deve continuare a lavorare in modo che non sia un arbitrio».



Secondo l’ex leader Fiom, occorre intervenire subito: «l’abbiamo detto al governo: c’è bisogno di intervenire subito con un provvedimento già da lunedì che dica che queste cose sono fattibili. Non è questo il momento di continuare a discutere per decidere cosa fare perché il caldo c’è adesso e va trattato». Per quanto riguarda invece il tema del salario minimo, Landini segue le proposte di Schlein e Conte: «Pensiamo che oggi portare il salario minimo a 9-10 euro all’ora sia un tema urgente che va affrontato e dall’altra parte credo che bisogna superare la precarietà perché abbiamo una maggioranza di giovani che continua ad andare via dal nostro Paese proprio perché qui non trova condizioni sufficienti e c’è uno scollamento troppo elevato». Da ultimo, a Valditara che ieri sul “La Stampa” aveva parlato dell’eventualità di tenere le scuole aperte (su base volontaria) anche in estate per venire incontro alle famiglie italiane, Landini non sembra sentirci: «siamo il Paese con il più alto tasso di abbandono scolastico, con il minor numero di laureati e diplomati. E poi abbiamo ancora docenti che continuano ad essere precari. Si è svegliato solo oggi? Se davvero Valditara vuole aiutare le famiglie, aumenti gli investimenti in istruzione e mette le risorse per il rinnovo contrattuale».