Maurizio Landini bacchetta il Governo. Il segretario della Cgil ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Repubblica per commentare le nozze tra Fca e Peugeot, confluite in Stellantis, ed ha acceso i riflettori sull’assenza di decisioni di politica industriale, «proprio mentre l’Europa investe miliardi per progettare un nuovo modello di sviluppo e mobilità sostenibile».
«È davvero singolare che mentre si è di fronte al più grande accordo finanziario e industriale europeo, il governo italiano, dopo aver concordato un ingente prestito, rischi di fare da spettatore e la maggioranza stia morendo di tattica nel discutere sulla composizione dell’eventuale nuovo esecutivo. Questo è grave», l’affondo di Maurizio Landini.
MAURIZIO LANDINI BACCHETTA IL GOVERNO
Maurizio Landini ha parlato di passaggio storico in merito alla fusione Fca-Peugeot, considerando che ci troviamo di fronte al «più grande accordo finanziario e industriale tra soggetti privati che si è realizzato in Europa». Ma il segretario della Cgil ha tenuto a sottolineare che per ridefinire i criteri della mobilità è necessario fare sistema, cosa che fin qui non si è visto: «Sono almeno dieci, quindici anni che i governi non si sono occupati di politica industriale, hanno lasciato che fossero le regole del mercato a guidare con i risultati che vediamo».
E Landini non usa mezzi termini rivolgendosi all’esecutivo: «La politica sta rischiando di perdere il contatto con il Paese proprio in una fase in cui emerge una forte domanda di lavoro stabile, di protezione, di sicurezza. Questo vuoto operativo si ripercuote anche sull’economia perché la sfida competitiva si è spostata dai costi di produzione alla qualità innovativa che richiede investimenti sulla formazione, la conoscenza, la ricerca».