Lando Buzzanca maltrattato nella RSA? Testimonianza choc a Pomeriggio 5
Nuove e scottanti rivelazioni su Lando Buzzanca sono state rivelate in diretta a Pomeriggio 5. La redazione del programma ha ricevuto la testimonianza di una donna che ha dichiarato di essere una operatrice della RSA in cui si trovata Lando fino a prima che lo trasferissero in ospedale per la caduta di qualche giorno fa. Nella scioccante rivelazione la donna parla di un operatore violento che avrebbe trascurato Lando, portandolo a condizioni oggi precarie.
Questa la testimonianza della donna: “Ho lavorato nella RSA *** nel periodo in cui è arrivato Lando Buzzanca. Io ero all’accoglienza e ho svolto le pratiche di ingresso quando è stato portato in ambulanza insieme al suo amministratore. Era dicembre 2021, non facevano entrare i familiari come da protocollo covid. Quando il signor Buzzanca è arrivato era l’uomo che tutti conoscevamo: in carne, deambulava e parlava bene; era però un po’ aggressivo. Dopo un primo periodo al secondo piano è stato portato al primo, dove lavorava un operatore violento, infatti non ha mai fatto alzare Lando in piedi, così col passare del tempo ha perso tonicità e lucidità. Non controllava se mangiasse o meno, non faceva nulla per stimolarlo e tenerlo in forma. Appoggio pienamente le parole del dottor Tomaselli che ha dichiarato il decadimento totale di Lando Buzzanca all’interno della RSA”.
Cos’è accaduto davvero a Lando Buzzanca? Le rivelazioni di un amico a Pomeriggio 5
Barbara D’Urso ha però tenuto a precisare che non c’è sicurezza sulla totale veridicità delle parole della donna: “Questa denuncia sarà vera oppure no? Che sia artefatta? Io l’ho fatta ascoltare… ma perché non è stato denunciato? – spiegando che – Questa signora è stata poi licenziata dalla RSA perché lei dice che ha un carattere particolare e non sta zitta.”
Alle parole della presunta operatrice della RSA si aggiungono quelle di un amico, Vincenzo, che nello studio di Pomeriggio 5 ha dichiarato: “Chi ha rovinato Lando Buzzanca? Io non posso dirlo, qui parlo di un amico che per me è quasi un padre, posso dire che lui, quando me ne stavo andando, mi prende la mano e mi dice ‘Vincenzo aiutami, portami via dalla RSA’.”