Questa sera, venerdì 17 maggio, va in onda su Raidue il film L’angelo di Sarajevo, tratto dalla storia vera di Franco Di Mare, il giornalista inviato di guerra scomparso all’età di sessantotto anni. Un omaggio che la tv di Stato riserva al celebre reporter che raccontò i brutali conflitti in Bosnia ed Erzegovina. Nel film L’Angelo di Sarajevo, troviamo come protagonista Beppe Fiorello, nei panni del giornalista che a Sarajevo adottò la figlia Stella. Fu proprio Fiorello a proporre l’idea di realizzare un film, dopo essere stato letteralmente travolto dall’emozionante racconto di Franco di Mare.
“Sono rimasto folgorato da questa storia così immensa. Franco Di Mare mi ha regalato un pezzo della sua vita”, disse l’attore in occasione della presentazione del film. “Ho interpretato grandi eroi ma anche uomini di strada, ogni essere umano ha una storia bellissima da raccontare e in questa fiction c’è un grande paradosso che mi ha travolto: la guerra di solito distrugge le visite e qui invece è nata una famiglia, è nato un padre, è nata una figlia”.
La storia vera del film L’Angelo di Sarajevo: il viaggio emozionante di un giornalista
Dunque L’Angelo di Sarajevo è tratto da una storia vera, raccontata originariamente nel libro ‘Non chiedere perché’, uscito nel 2014 per l’editore BUR Rizzoli. Il libro porta la firma del giornalista Francesco (Franco) Di Mare che, al tempo della guerra in Bosnia, era inviato per la Rai. Il protagonista del romanzo, come anticipavamo, è proprio lui, anche se alcuni elementi nel libro sono stati adattati.
Il personaggio principale, ad esempio, si chiama Marco De Luca, un giornalista parte come inviato per la Bosnia che si trova in guerra. Parte con l’emozione che solo un reporter senza nulla da perdere può provare. Nel buio della guerra, tuttavia, ritroverà la luce con l’adozione della figlia Stella.