Boss in Incognito 2024, L’Antica pizzeria da Michele in the world protagonista della 1^ puntata: 150 anni di storia
Lunedì 4 marzo andrà in onda su Rai 2 la prima puntata del noto show televisivo Boss in Incognito 2024, protagonisti della prima puntata saranno l’imprenditore Alessandro Condurro e la sua azienda L’Antica Pizzeria da Michele in the world. L’Antica Pizzeria da Michele in the world è nata 150 anni fa, conta attualmente 680 dipendenti e ha un fatturato annuo di 100 milioni di euro. La pizzeria vanta ben 31 negozi e tutti funzionano perfettamente ma qual è il segreto? Nel corso di un’intervista a “Scatti di gusto”, l’AD Alessandro Condurro ha raccontato che “Tutte le aperture di Da Michele sono un po’ come figli”, lui ama molto il suo lavoro e a parte la pizzeria principale di Napoli, gestisce in direttamente anche quella di Salerno.
Dopo la prima sede, Napoli, L’Antica Pizzeria da Michele in the world, protagonista di Boss in Incognito 2024 è arrivata persino a Milano, dove Condurro, stupito ma molto felice, ha dichiarato di fare più numeri di tutte le altre pizzerie. Grazie anche all’aiuto di un grande pizzaiolo e grande amico, che fa parte della sua attività: Antonio Falco, Alessandro Condurro ha ottenuto innumerevoli successi, ma questo ovviamente non sarebbe mai stato possibile senza un’ottima gestione e soprattutto un’ottima scelta degli ingredienti da utilizzare e del listino prezzi! Sembra che l’AD non abbia alcuna paura di “rivelare i segreti” dell’Antica Pizzeria da Michele in the world, d’altronde dopo 150 anni e una concorrenza che pare non essere mai stata alla pari, non c’è alcun pericolo da correre.
L’Antica Pizzeria da Michele in the world a Boss in Incognito: tutti i segreti del successo
Cosa accade all’interno dei 31 ristoranti de L’Antica Pizzeria da Michele in the world, protagonista della puntata di questa sera di Boss in Incognito? A raccontarlo è stato proprio l’AD Alessandro Condurro, che nell’intervista rilasciata a Scatti di gusto ha spiegato: “Una margherita con doppia mozzarella a Napoli costa 5 euro mentre a Torino 9,50 euro. Per la diversità di prezzo entrano in gioco diversi fattori. A parte il costo del franchising, incide il trasporto”. Condurro è stato chiarissimo sulla questione dei prezzi, questione con cui i fruitori dei suoi servizi concordano a pieno, lieti di poter gustare una pizza di qualità a basso costo.
Per l’AD de L’Antica Pizzeria da Michele in the world non sono mancate delle critiche, soprattutto in merito ad alcuni ingredienti utilizzati come l’olio di semi di soia, ma anche questo è stato prontamente spiegato: “Sulle pizze basiche usiamo l’olio di semi di soia perché ha una resa migliore rispetto all’olio extravergine di oliva. Sulle altre pizze poi usiamo olio evo. Non credo che l’olio evo sia qualitativamente superiore rispetto all’olio di semi”. Poi l’AD ha prontamente risposto anche alle critiche sulle due pizze più richieste: margherita e marinara, spiegando: “A Napoli si accontentano di solo due pizze perché è sempre stato così. L’Antica Pizzeria Da Michele a Forcella è il tempio della pizza e in tutto il mondo sanno che qui si fanno solo margherita e marinara. E vengono appositamente per mangiare solo quelle due pizze. A Napoli tutto è improntato sulla velocità”