Lapo Elkann ha chiuso la sua società, mettendola in liquidazione, Italia Independent per cui aveva sborsato circa 40 milioni di euro. Come si legge sul sito del Corriere della Sera, l’azienda è in liquidazione nonostante il nipote di Gianni Agnelli avesse investito soldi ma anche tempo ed energie. La sua nascita era stata annunciata nel 2007 in occasione di Pitti Imaggine Uomo a Firenze, ma 16 anni dopo è tempo di scrivere la parola fine. Secondo quanto spiega il quotidiano di via Solferino, Lapo Elkann ha l’attenuante di non aver mai gestito la sua storica società di occhialeria in prima persona, ma ha anche due aggravanti, a cominciare dal fatto di “non aver scelto manager adeguati ammesso che il problema non fosse, in realtà, il progetto di business originario”.



La seconda è quella invece di aver coinvolto dei soci con la quotazione in Borsa. Ovviamente Lapo Elkann ha ottenuto anche grandi successi imprenditoriali in questi ultimi anni, a cominciare dall’ampio contributo che lo stesso ha dato nel design della Fiat 500, da quando la city car torinese è stata rilanciata, firmandone anche alcune versioni speciali. Ha anche lanciato la linea di moda con le felpe vintage Fiat, altra grande idea di successo in concomitanza con il rilancio della Fiat, e un altro grande traguardo è stato senza dubbio Garage Italia, azienda che si occupa della “customizzazione” delle auto, rivenduta due anni fa ad una società svizzera.



LAPO ELKANN “CHIUDE” ITALIA INDEPENDENT: IL “FATTURATO” DEL NIPOTE DELL’AVVOCATO

Nel suo parco investimenti restava quindi solo Italia Independent, che ha alzato bandiera bianca in queste ore dopo un ultimo bonifico da 12,8 milioni di euro dello stesso Lapo Elkann emesso un anno fa a seguito di un accordo con i creditori.

Ovviamente il nipote dell’Avvocato ha ben altro in “cassaforte” con cui vivere, a cominciare dalla quota dell’eredità della nonna Marella Caracciolo, ma anche e soprattutto il 20% della Dicembre, cassaforte degli Elkann che a sua volta incassa i dividendi della Giovanni Agnelli. Tornando ad Italia Independent, la società non chiudeva in utile dal 2016, con una perdita totale di 86 milioni di euro.