Lapo Elkann ha sempre amato stupire l’opinione pubblica e lo ha fatto ancora in questi giorni. L’occasione è il lancio della sua nuova collezione di Italia Indipendent, per la quale ha scelto un video di due donne che si amano. “Perchè in questi momenti difficili l’unico antidoto alla sofferenza è l’Amore“, ha scritto su Twitter, “e l’Amore non conosce confini”. Oggi, martedì 2 giugno 2020, Lapo Elkann sarà uno degli ospiti che vedremo nella prima serata di Rai 1 grazie a Non mollare mai – Storie Tricolori. Il rampollo di casa Agnelli ha parlato a lungo in questi giorni della crisi economica legata alla pandemia e della sua volontà di seguire le orme di Bill Gates, mostrando la propria natura di filantropo. Così ha deciso di mandare un messaggio in occasione del rientro di Silvia Romano: “Le mando un abbraccio e un bacio virtuale, con grandissima riconoscenza. Sono contento che sia tornata”, ha detto a Tg Zero di Radio Capital. Non sono mancate però le invettive, questa volta verso la stampa estera. “Sono state raccontate un sacco di ca**ate sul lockdown“, ha detto, “ma la realtà è che questa battaglia si vince uniti e compatti, prima come Europa e poi come mondo”.
Lapo Elkann, la grande generosità dell’uomo
Lapo Elkann ha fatto della generosità il suo cavallo di battaglia in questi ultimi mesi. L’uomo di punta di casa Agnelli ha deciso infatti di fare una donazione particolare ai bisognosi di Napoli, a cui ha regalato 6 mila pizze. Tutto per sostenere le famiglie in difficoltà in un momento ancora più drammatico. “Amo Napoli, la sua gente e i suoi colori”, ha scritto su Instagram, “con Fondazione LAPS abbiamo donato 6 mila pizze destinate alle famiglie in difficoltà”. Un’impresa titanica realizzata dal pizzaiolo Ciro Oliva e destinata al rione Sanità. “Sono davvero orgoglioso di poter contribuire con la mia Fondazione Laps ad alleviare la sofferenza di chi sta affrontando un momento particolarmente complesso per via del Covid-19”, ha detto ancora l’imprenditore, riferisce Il Denaro, “viste le mie origini napoletane, il mio è un gesto naturale nel quartiere che più degli altri è il simbolo del capoluogo campano. La donazione, inoltre, è un piccolo impegno di restituzione che sottolinea la mia vicinanza e l’affetto alla città e al profondo amore che ho per tutti i suoi abitanti. Non vedo l’ora di poter fare ritorno, al termine dell’emergenza, a Napoli, città alla quale sono profondamente legato”.