Un Lapo Elkann totalmente nuovo rispetto a quello vittima dei suoi eccessi si racconta in un’intervista al settimanale Grazia. Tema principale? La sua lotta contro le dipendenze. Il suo, come ammette lo stesso rampollo di casa Agnelli, è d’altronde un punto di vista privilegiato avendo sperimentato molte di queste derive. Conoscendo bene l’argomento, Lapo ha deciso di impegnarsi in prima persona, mettendo in vendita alcuni pezzi del suo guardaroba: il ricavato sarà destinato alla LAPS (Libera Accademia Progetti Sperimentali) di cui lo stesso Elkann è fondatore: “Avevo voglia di mettere insieme tre anime che mi appartengono: il mio impegno sociale, la creatività e la sostenibilità”. La sua discesa in campo contro le dipendenze investe anche quelle legate ad internet, agli smartphone, ai videogame e ai social network: “So di che cosa si tratta, avendole vissute sulla mia pelle”, racconta. Questo capitolo, però, adesso è soltanto un brutto ricordo: “Non bevo più, non uso sostanze e da due mesi ho anche smesso di fumare”.
LAPO ELKANN: “IO ABUSATO DA BAMBINO”
Nell’intervista concessa a Grazia, il “nuovo” Lapo Elkann ritorna con la mente agli anni dell’infanzia, quelli che hanno generato dentro di lui tanti incubi difficili da scacciare: “Da bambino mi sono trovato ad affrontare situazioni difficili, dagli abusi sessuali alla dislessia fino ai problemi legati all’apprendimento di cui ho sofferto e soffro tutt’ora… Mi sono messo a disposizione degli altri per dare aiuto, amore e appoggio ai bambini e adolescenti alle prese con le stesse situazioni”. L’obiettivo che Lapo si è dato in questa “nuova vita” è quello di aiutare gli altri, diventare un esempio positivo e restituire ciò ha avuto: “Mi occupo delle mie aziende e contemporaneamente faccio solidarietà – ha spiegato – Sento che è venuto il momento di dare di più al prossimo. Sia perché questo fa stare bene me, sia per essere più utile agli altri”.