E’ sparita lo scorso 21 dicembre la trans Lara Bercelos. Da più di due mesi, di questa 38enne brasiliana, si sono perse notizie. Come riferisce Il Corriere della Sera, la scomparsa sarebbe uscita a piedi dal proprio appartamento sito in via Piave, nella periferia di Pavia, dove viveva assieme al suo compagno. E’ uscita di casa senza portarsi dietro nulla, lasciando quindi a casa i soldi, e i documenti, visto che tra l’altro si trovava sul territorio italiano senza il permesso di soggiorno, e aveva perso il passaporto. Ha portato con se lo smartphone, ma dal 21 dicembre risulta essere spento. A presentare la denuncia è stato Roberto Caruso, pizzaiolo nonché compagno di vita da tre anni a questa parte di Lara, che si è recato dai carabinieri dieci giorni dopo la scomparsa. Al momento le forze dell’ordine indagano su di lui, in quanto l’uomo risulta essere sotto inchiesta per sequestro di persona. Si tratta comunque di un atto dovuto, come hanno fatto sapere gli investigatori.
LARA BERCELOS, TRANS SCOMPARSA: LA TESTIMONIANZA DEL COMPAGNO
Stando al racconto di Caruso, Lara era uscita di casa la sera del 21 dicembre per incontrare una persona che le aveva telefonato. Il compagno sapeva che la fidanzata faceva la escort, e di conseguenza, pensava che avesse un appuntamento con un cliente. Dopo due ore Roberto ha chiamata al telefono la fidanzata: «Ho sentito che stava litigando con questo cliente, poi ho provato a richiamare e ha risposto lui che ha detto che Lara era fuggita dalla macchina lasciando sul sedile portafogli e telefono. Ho provato a richiamare diverse volte, ma da quel momento il cellulare è sempre risultato spento». Sul caso stanno indagando anche i ris di Parma, che hanno rinvenuto nell’appartamento della vittima alcune macchie di sangue: «Ho fatto richiesta di incidente probatorio – spiega l’ avvocato Alessio Corna, il legale di Caruso, ai microfoni del Corriere della Sera -.Sarebbe importante anche stabilire se le macchie siano vecchie o recenti».