Suicidio, non omicidio: la procura per i minori di Caltanissetta non ha dubbi sulla morte di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata a Piazza Armerina (Enna). Il procuratore Rocco Cosentino in conferenza stampa ha fatto il punto della situazione sulle indagini, spiegando che dai dati in possesso prevale questa tesi, d’altra parte resta comunque in piedi l’ipotesi dell’istigazione al suicidio. In merito alla dinamica della morte, non sono state riscontrate lesioni etero indotte dalla ricognizione del cadavere, ma sono attesi i risultati dell’autopsia, previsti tra tre mesi.



Solo allora si avranno ulteriori elementi e, se dovessero emergere elementi davvero anomali, allora verranno eseguiti degli approfondimenti. Dunque, la pista dell’omicidio, che viene invece adombrata dalla famiglia di Larimar Annaloro, non prende quota tra gli inquirenti. Il suicidio non viene ritenuto anomalo né ci sono elementi che possano destare sospetti. Il fatto che l’osso cervicale sia stato trovato intatto non è raro nel caso di un impiccamento.



IL PUNTO DEL PM SULLE INDAGINI

La famiglia di Larimar Annaloro ha sollevato come anomalia anche la pulizia della suola, ma il particolare è stato smentito dal pm, il quale ha dichiarato che “non sono intonse” e “ci sono tracce di terriccio“, ma resta da capire se ciò confermerebbe il percorso da casa. Neppure la stanza era a soqquadro come si era detto. Invece, sulla questione della lite a scuola non è entrato nel merito, limitandosi a parlare di una “discussione” sulla cui intensità si stanno eseguendo approfondimenti.

Per quanto riguarda il sequestro dei cellulari di otto ragazzi, compagni di scuola della 15enne, è emerso che le ipotesi di reato sono revenge porn e detenzione o accesso a materiale pornografico, ma resta da capire se sono state diffuse foto intime. Il Corriere ha riportato l’indiscrezione di una foto intima scattata mesi prima della morte che sarebbe stata commentata dagli amici, ma non è chiaro se sia stata diffusa.



LA MAMMA DI LARIMAR ANNALORO A MATTINO 5

La famiglia di Larimar Annaloro ha contestato anche il bigliettino, in particolare la scrittura della frase “Ti amerò anche nella prossima vita“. Invece, il pm ha spiegato che non è stato trovato per caso, ma è stato consegnato dalla ragazza stessa a un compagno di classe affinché lo desse al fidanzato. Mentre il pm interveniva in conferenza stampa, la mamma della 15enne a Mattino Cinque contestava le affermazioni: “Sono tanto arrabbiata, il mio dolore sta diventando rabbia. Non posso accettare la morte di mia figlia. Omicidio? Io sono sicura che l’hanno uccisa. Mia figlia era piena di luce, era piena di vita, non se la sarebbe mai tolta, è una cosa assurda. Mia figlia non si è tolta la vita“.