Sono attese importanti novità nella misteriosa morte di Larimar Annaloro, la 15enne trovata (apparentemente) impiccata ad un albero dopo un brutto e violento litigio a scuola legato – suppone la procura, senza alcuna conferma ufficiale in merito – a delle presunte foto hot scattate all’insaputa della giovane vittima e fatte circolare nelle chat dei compagni di scuola: un caso ancora complicato e con un fascicolo attualmente aperto per istigazione al suicidio, ma che ha visto la procura sequestrare otto cellulari di amici e parenti di Larimar Annaloro per condurre gli accertamenti sul presunto revenge porn.



Stando a quanto riportato da Mattino 4 nella mattina di oggi, tra gli otto cellulari tre sono finiti sotto la lente della procura: quello della stessa Larimar Annaloro – rotto lo scorso agosto per ragioni non meglio chiarite – ed entrambi quelli appartenenti ai due genitori, spesso utilizzati dalla stessa 15enne per sopperire alla mancanza del suo; ma attualmente non è chiaro cosa contengano e se possano rivelarsi effettivamente utili nel proseguo delle indagini.



La madre di Larimar Annaloro: “Quando mia figlia è morta ho ricevuto sette telefonate da numeri sconosciuti”

Presenti oggi a Mattino 4 i genitori della stessa Larimar Annaloro con la madre che ricordare che “giorno dopo aver trovato mia figlia mi sono accorta che in quel lasso di tempo in cui stava morendo avevo ricevuto sette telefonate con sette numeri differenti nell’arco di 5 o 6 minuti” che avrebbe provato a chiamare senza aver alcun risposta; mettendo poi in chiaro che “i nostri cellulari non sono stati sequestrati ma li abbiamo consegnati spontaneamente perché ci sembrava corretto visto che ho trovato dei messaggi che riguardavano mia figlia”.



La procura comunque – assicura la madre di Larimar Annaloro – “ci ha detto che per loro è facilissimo risalire ai proprietari dei numeri” risolvendo questo piccolo enigma nell’enigma; mentre commentando il bigliettino lasciato alla 15enne dai compagni di classi – nel quale si legge la frase ‘scusa per tutte le parole negative che ci sono uscite dalla bocca‘ – la madre ricorda che “l’hanno offesa tanto la mia bambina” senza riuscire a trattenere le lacrime al pensiero di “questa così brave che ci hanno fatto che non riuscirò mai a capire”.