Il papà di Larimar, a “Ore 14”, racconta il terribile momento in cui lui e sua moglie hanno scoperto il corpo della giovane, che a primo impatto sembrava essersi tolta la vita. In realtà la famiglia non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio, anche perché ci sono tante cose che non tornano. L’uomo, davanti alle telecamere, racconta: “Il terreno dove Lari è stata trovata è fangoso se piove o sabbioso se è asciutto. Nostra figlia aveva le scarpe pulite. Mia moglie è venuta subito qui e ha trovato Larimar morta, in posizione perpendicolare, con i solchi delle ginocchia sul terreno”.



La donna, così, “ha avuto la forza di tirarla giù e l’ha messa a terra, togliendo le corde che aveva attorno. Ha cominciato a farle una prima rianimazione, poi sono arrivato io e le ho fatto la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco. Cercavo di sentire il suo battito e invece ero talmente agitato che sentivo solamente il mio. Cercavo ancora con la disperazione di rianimarla, sentivo che mi diventava fredda e la scaldavo con la speranza di salvarla e invece così non è stato”.



Larimar, cosa non torna sulla morte della giovane

Come sottolineato dal papà di Larimar, a ribadire quanto detto più volte nei giorni scorsi dalla famiglia, le scarpe della giovane erano pulite, dunque ci si chiede come sia possibile considerando che nel terreno in cui si sarebbe impiccata, c’era del fango. Sono tante le cose che non tornano nel caso della giovane di 15 anni morta a Piazza Armerina, come appunto il giallo delle scarpe ma non soltanto. La ragazzina aveva litigato, il giorno dell’uccisione, con una coetanea, probabilmente per un ragazzino: come raccontato dalla mamma, Larimar era tornata a casa in lacrime ma non aveva raccontato quanto accaduto a scuola. La camera della 15enne, inoltre, sarebbe stata completamente sottosopra.

Leggi anche

NATALE/ È scegliere di stare dalla parte della vita, sempre