Dal punto di vista tecnologico sicuramente un grande, da quello dell’etica giornalistica e della scrittura un po’ meno. Ma Larry Tesler, deceduto a 74 anni di età, non si poneva certo il secondo problema. Come tutti coloro che hanno reso il computer uno strumento “casalingo” alla portata di tutti, il suo scopo era renderlo sempre più semplice e veloce. Quando aveva cominciato a lavorare in quel campo, negli anni 60, il computer infatti era un oggetto misterioso che usavano pochissimi scienziati, molto spesso in campo militare. E soprattutto era di dimensioni gigantesche. Gran parte della sua carriera l’ha spesa alla Xerox, la famosa azienda che inizialmente era specializzata in macchine fotocopiatrici per poi espandersi nelle varie branchie della tecnologia anche computeristica. Nato nel 1945 a New York si era trasferito a studiare in California per poi lavorare nella Silicon Valley, già all’epoca la sede dei nuovi programmi hi-tech destinati a rivoluzionare il mondo non solo aziendale ma anche culturale e sociale. Non poteva che finire alla Apple, l’azienda più ambiziosa e innovativa, chiamato da Steve Jobs che ne aveva intuito le capacità. Il suo apporto ha toccato numerosi aspetti, ma è rimasto famoso come l’inventore del “cut and paste”, il copia e incolla. Non che avesse inventato qualcosa di inedito.



IL PRIMO A USARE UN COMPUTER IN AEREO

Il “taglia e incolla” infatti aveva sempre fatto parte del mondo editoriale, tanto che un tempo si diceva che i giornalisti lavoravano con le forbici e la colla. Appunto per tagliare pezzi di articoli altrove e incollarli nei propri, una pratica di basso livello che significava di fatto “copiare”. E lui rese questa tecnica utilizzabile nei computer con l’uso di due tasti, appunto il “cut and paste”. Tale utilizzo fece la sua apparizione nel Macintosh originale messo in commercio nel 1984. Naturalmente la sua idea era quella di poter trasferire parti di testo nei programmi per computer senza doverli riscrivere per intero, ma purtroppo poi giornalisti e studenti ne hanno fatto ampio uso per evitare ogni fatica e rubacchiare articoli e frasi scritti da altri. Ha fatto poi cose più importanti, Tesler può essere considerato tra i pionieri dell’informatica moderna: partecipò all’ideazione di uno dei primi programmi con interfaccia grafica per scrivere testi, fu il primo a usare un computer portatile su un aeroplano e a dimostrare a Steve Jobs un sistema grafico di simboli e icone che avrebbe cambiato per sempre l’informatica. E’ passato alla storia anche per aver sviluppato l’idea dei primi computer portatili (i primi prototipi pesavano ben sedici chili) e il primo a utilizzarlo in aereo.

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