Il riscaldamento dell’Artico sta avvenendo quattro volte più velocemente rispetto al resto del pianeta. E’ questo il risultato inquietante di uno studio pubblicato sulla rivista Communications Earth & Environment, secondo cui i modelli climatici attuali avrebbero sottostimato il tasso di riscaldamento polare. Il primo segnale di allarme era giunto tre anni fa, nel 2019, quando un rapporto delle scienze climatiche delle Nazioni Unite affermava che quella zona del mondo si stava riscaldando “di oltre il doppio della media globale” per via del processo chiamato “amplificazione dell’Artico”.



Si tratta di un effetto che si verifica quando il ghiaccio marino e la neve, che riflettono il calore del sole, si sciolgono nell’acqua del mare invece che assorbire i raggi solari. A scoprire l’esagerata velocità di riscaldamento è stato un team di ricercatori di Norvegia e Finlandia, che ha analizzato i dati sulla temperature dal lontano 1979, scoprendo che in media l’Artico si sta riscaldando di 0.75 gradi ogni 10 anni, quattro volte più veloce rispetto al resto della Terra.



L’ARTICO SI STA RISCALDANDO VELOCEMENTE: IL COMMENTO DI ANTII LIPPONEN

Antti Lipponen, del Finnish Meteorological Institute, coautore dello studio, ha spiegato: “Secondo la letteratura scientifica l’Artico si sta riscaldando circa due volte più velocemente del globo, quindi per me è stato sorprendente constatare come i nostri risultati mostrino un incremento ben maggiore”. Secondo lo scienziata bisognerebbe: “dare un’occhiata ai modelli e sarei davvero interessato a vedere perché i modelli non riproducono ciò che vediamo nelle osservazioni e quale impatto avrà sulle proiezioni climatiche future”.



“Il cambiamento climatico è causato dall’uomo – ha ricordato Lipponen – man mano che l’Artico si riscalda, i suoi ghiacciai si scioglieranno e questo influenzerà a livello globale il livello del mare. Qualcosa sta accadendo nell’Artico – ha concluso con un monito – e riguarderà tutti noi”. In alcune zone dell’Oceano Artico, precisamente quelle del settore eurasiatico, il riscaldamento sarebbe addirittura di 1.25 gradi ogni dieci anni, quasi sette volte più velocemente del resto del mondo.