Annalisa Muzio, assessore all’Urbanistica del Comune di Latina, sarebbe stata rinviata a giudizio nell’ambito di una inchiesta per omicidio stradale a seguito di un incidente del 2021 in cui morì un pedone. L’esponente dell’amministrazione locale, secondo quanto riporta Il Messaggero, sarebbe accusata di aver causato la morte di un uomo il 14 settembre di 3 anni fa quando, alla guida della sua auto, lo avrebbe urtato mentre questi attraversava la strada.
Il sinistro per il quale Annalisa Muzio dovrebbe andare a processo, ricostruisce ancora il quotidiano, si sarebbe verificato in via Capograssa, davanti al Park Hotel, e l’impatto avrebbe provocato la caduta della vittima a terra. Stando alla ricostruzione emersa, l’uomo che ha perso la vita aveva 75 anni: dopo aver battuto la testa, era stato trasportato in ospedale con un grave trauma cranico e il decesso sarebbe avvenuto circa un mese più tardi a causa delle lesioni riportate.
Annalisa Muzio a processo per la morte di un pedone a Latina: la ricostruzione e le parole della difesa
Il rinvio a giudizio per l’assessore Annalisa Muzio sarebbe arrivato poche ore fa e riguarda un incidente del 2021 nel quale morì il 75enne Giorgio Pedaci, ex insegnante in pensione morto un mese dopo i fatti a Latina. All’epoca, Annalisa Muzio, scrive Il Messaggero, era candidata alla carica di sindaco e con la sua auto avrebbe urtato la vittima che attraversava la strada.
Il 75enne avrebbe battuto la testa e avrebbe perso conoscenza, inutili i soccorsi: il decesso sarebbe avvenuto circa un mese dopo a causa del trauma subito. Il gup Latina, Giuseppe Cario, avrebbe accolto la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio stradale formulata dal pm. L’accusa, comunque, avrebbe riconosciuto che l’uomo stava attraversando fuori dalle strisce pedonali, localizzate a meno di 100 metri di distanza dal punto d’impatto. La difesa di Annalisa Muzio, rappresentata dall’avvocato Renato Archidiacono, riporta Latina Today, ha espresso serenità e fiducia in attesa del processo la cui prima udienza, stando a quanto emerso, sarebbe fissata per il 10 aprile 2025: “Dismostrermo la totale assenza di responsabilità della mia assistita“, ha precisato il legale.