Da Latina arriva il delicato caso di un’insegnante sospesa in quanto accusata dalla madre di uno studente di molestie verbali a sfondo sessuale. Ma la versione della professoressa è molto diversa, in quanto sostiene di essere stata vittima di bullismo da parte di alcuni alunni. Tutto avrebbe inizio il 30 settembre scorso in un liceo di Latina quando “da cinque giorni avevo firmato un contratto come insegnante di sostegno – racconta in esclusiva a Storie Italiane – All’uscita da scuola, alle 13 di un venerdì, una classe che mi era stata presentata dal dirigente come turbolenta si è recata in corridoio” e uno studente “mi è venuto addosso con lo zaino e mi ha colpito così forte allo sterno che mi sono accasciata”.
Un atto che il preside avrebbe indicato come una “bravata”, secondo la professoressa. Tuttavia, “in seguito al colpo mi ricoverano in ospedale e torno a scuola 10 giorni dopo. Il mio consiglio di classe sapeva cosa stava succedendo, io continuavo a collassare e non c’è stata nessuna presa di posizione. È stato catalogato come un incidente da parte di un ragazzo distratto”. Poi i primi risvolti inquietanti: “a dicembre alcuni adolescenti mi hanno riconosciuto per pur caso perché la mia foto era presente su delle chat e delle pagine di Instagram in cui si facevano delle challenge in tutta Italia con diversi modi per fare male ai docenti senza farsi beccare, in modo tale che subissimo dei danni fisici e loro risultassero vincitori”. Una vicenda gravissima al punto che “a marzo mi chiama la questura la Latina e mi comunica che sono parte lesa in un procedimento contro minori. C’è addirittura il mio video mentre cado, il che denota un’azione programmata e programmatica”.
Latina, insegnante sospesa con l’accusa di molestie: “espulsa da vicepreside davanti alla classe”
Insegnante sospesa a Latina per presunti abusi denuncia di essere invece vittima di bullismo. In particolare, sarebbe stata presa di mira nel contesto di alcune challenge ai danni dei docenti nonché ripresa in “video messi sulle chat e su Instagram – spiega la professoressa ospite a Storie Italiane – Esiste una grande chat di WhatsApp con tutti gli studenti dei licei latinensi, in cui ogni cosa viene riportata e messa alla berlina dei ragazzi”. Al momento in questo contesto ci sarebbero “cinque indagati, hanno tra i 15 e i 17 anni” come ha saputo l’insegnante dalla procura.
Poi l’accusa che ha portato alla sua sospensione nel liceo di Latina: “sono stata accusata dalla madre di un ragazzo a cui misi una nota per uso improprio del cellulare”. La scoperta avviene quando durante una lezione “entra la vicepreside in classe dicendo che non potevo stare lì perché sospesa. Il preside mi ha recapitato una lettera, nonostante avessimo un dialogo molto stretto, in cui testualmente avrei usato molestie verbali a sfondo sessuale. Sono stata cacciata fisicamente dall’aula davanti a venti alunni”.
Insegnante sospesa a Latina: “preside mi ha detto di non denunciare per tutelare ragazzi”
L’insegnante sospesa dal liceo di Latina ammette a Storie Italiane di non aver “denunciato perché il preside mi ha consigliato di non inveire sui ragazzi”. Secondo la madre che ha presentato questa gravissima accusa “tutto questo sarebbe avvenuto durante l’ora di fisica in cui io sono in compresenza e non sono mai da sola”. Per questo motivo si domanda come mai “nessuno si è accorto di nulla, neanche la mia collega? Sono curiosa di vedere queste prove oggettive di cui tanto si parla”.
L’insegnante di Latina dichiara che “la madre è stata denunciata” e svela un ulteriore dettaglio: “al mio sindacato, il preside ha detto che questa madre avrebbe ritrattato dicendo che si è trattato di parole pesanti. Ma anche se fosse vero è una motivazione sufficiente per sospendere senza contraddittorio?”.