E’ stato nuovamente arrestato Mirko Oro, fermato in Svizzera, precisamente a Mendrisio, dopo aver sbeffeggiato le forze dell’ordine attraverso alcuni video su TikTok. Al momento si trova in carcere a Lugano in attesa che venga poi riportato in Italia e in seguito condannato. Una vicenda giudiziaria infinita quella di Mirko Oro, al secolo Mirko Rosa, iniziata di preciso nell’estate del 2015, quando lo stesso venne arrestato nell’ambito di un’inchiesta coordinata dall’allora pm di Busto Arsizio Nadia Alessandra Calcaterra, secondo cui Mirko Oro faceva parte di un gruppo criminale attivo nel settore dell’oro dalle parti di Legnano.



Le accuse, a vario titolo, furono di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione, al riciclaggio, omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di documentazione contabile e altri reati tra cui simulazione di reato e incendio doloso, relative al periodo 2012-2014, poi condannato in via definitiva nel 2018 a 3 anni e due mesi. Mirko Oro è sempre stato un personaggio eccentrico, e prima delle accuse si fece notare per i suoi cartelloni pubblicitari decisamente choc affissi su alcuni camion, come ad esempio quando mise una taglia di 50mila euro sulla testa dell’assassino di Yara Gambirasio, rivelatosi poi il muratore di Brembate Bossetti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LATITANTE DERIDE CARABINIERI SU TIKTOK “NON MI PRENDERETE”: ARRESTATO IN SVIZZERA

«Non mi prenderete mai», diceva il latitante Mirko Rosa, ma noto come Mirko “Oro”, su TikTok. Pubblicava video prendendosi gioco dei carabinieri, sbeffeggiandoli e sfidandoli. Alla fine, però i militari dell’Arma lo hanno preso e lo hanno portato in carcere. Ora è dietro le sbarre a Lugano, in attesa di estradizione. Per un cumulo di pena la Procura di Busto Arsizio aveva emesso un mandato di cattura a carico del 46enne imprenditore, ex proprietario di negozi “compro oro”. Mirko Rosa si era quindi reso irreperibile appena lo aveva saputo, ma grazie ad un’operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Varese è stato arrestato in Svizzera. Durante la latitanza Mirko “Oro” aveva pubblicato sui social un video in cui prendeva in giro i carabinieri. «Maresciallo, sprecate soldi. Non mi prenderete mai», ripeteva. Inoltre, ha pubblicato dei video in cui inneggiava al “Kanun”, codice orale consuetudinario albanese che disciplina i contrasti tra le persone con la vendetta di sangue. Proprio quei video, però, gli si sono rivoltati contro.



LATITANTE A CARABINIERI “NON MI PRENDERETE”: ARRESTATO

Mirko “Oro” pubblicava video che lo facessero sembrare altrove, approfittando dell’occasione per arrivare ad oltraggiare le forze dell’ordine. Ma i militari hanno tracciato il latitante e una volta ottenuto il mandato di arresto europeo si sono subito attivati. I carabinieri del Reparto operativo varesino, con la collaborazione del Servizio per la Collaborazione internazionale e la Polizia cantonale di Mendrisio, hanno individuato Mirko Rosa e lo hanno arrestato. Ora l’ex imprenditore deve scontare sei anni in carcere per varie condanne: truffa, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, uccisioni di animali, riciclaggio, pubblicazione arbitraria di atti di procedimento penale, simulazione di reato e resistenza a pubblico ufficiale. La latitanza di Mirko “Oro”, dunque, è durata poco. Condotto in carcere a Lugano, il 46enne attende il completamento delle procedure di estradizione. Nel frattempo, proseguono le indagini per ricostruire la rete delle persone che lo hanno aiutato in questo periodo breve di latitanza.