Dall’Università di Tor Vergata uno studio presentato negli scorsi giorni ha scatenato l’effetto “ruba” in tutte le farmacie della Capitale: il prodotto “polverizzato” è la lattoferrina, un integratore che secondo gli ultimi studi scientifici riuscirebbe non solo a proteggere dal coronavirus ma azzererebbe anche il Sars-CoV-2 già presente nell’organismo. La ricerca sulla proteina del latte è stata condotta da Elena Campione di Tor Vergata e sta facendo il giro degli esperti per capire di cosa si tratti effettivamente: lo studio in realtà è stato condotto nei primi mesi della pandemia fino ad arrivare alla pubblicazione sul prestigioso International Journal of Molecular Sciences lo scorso luglio, ma solo ora è emerso al grande pubblico con un “passaparola” iniziato soprattutto nelle realtà di Roma Capitale (da qui, il prodotto di fatto esaurito in tutte le farmacie). Come racconta oggi Repubblica, in pieno lockdown, la dottoressa Elena Campione – ordinaria di Dermatologia all’università di Tor Vergata – ha avviato uno studio su 100 pazienti positivi ma asintomatici o con sintomi lievi: «Una volta selezionate le persone – spiega la professoressa – abbiamo iniziato a somministrare la proteina andando di casa in casa, ottenendo fin da subito risultati significativi».



LO STUDIO ROMANO SULLA LATTOFERRINA

Di fatto, spiega ancora l’esperta a Repubblica, ai pazienti veniva somministrata una formulazione fino a quel momento inedito di lattoferrina: l’elemento è tecnicamente una proteina globulare multifunzionale con attività antimicrobica sia battericida che fungicida, fino ad oggi conosciuta maggiormente presente nel latte, ma presente in molte secrezioni mucose come le lacrime e la saliva, notevole protezione per i neonati da infezioni all’apparato gastrointestinale. Ma nella produzione somministrata da Tor Vergata ai propri pazienti si è avuto fin da subito una remissione dei sintomi clinici con anche negativizzazione del tampone ad appena 12 giorni dall’inizio del trattamento. «Abbiamo verificato che l’integratore riduce le possibilità di contrarre il virus e, per i positivi, accorcia i tempi di presenza nell’organismo», spiega ancora la prof. Campione che ha dato il via ad un team di studiosi per produrre un vero e proprio trial clinico durante i mesi estivi. Lo studio è dunque passato alla verifica di un secondo team più ampio, coordinato dalla professoressa Piera Valenti (ordinario di Microbiologia dell’università La Sapienza di Roma e membro del Comitato internazionale sulla lattoferrina), con risultati anche qui sorprendenti. «Stiamo mettendo a punto la seconda parte dello studio, che contiamo sarà pubblicata a breve e confermerà una volta per tutte l’efficacia della lattoferrina», conclude la professoressa Campione. I risultati finora restano sorprendenti su alcuni casi testati e ovviamente andrà normato per bene prima di capire se abbia realmente effetti importanti sulla cura del Covid-19: di certo però, come spiega un medico di base contattato dai quotidiani locali romani, «Io li prescrivo da settimane in generale integratori di fascia C, che contengono diverse sostanze utili per il sistema immunitario, tra cui la lattoferrina».

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