Laura Antonelli è stata una delle attrici sex symbol del cinema italiano durante gli anni ’70, una bellezza che spinge il grande Luchino Visconti a descriverla come “la donna più bella dell’universo”. Dopo aver recitato nel film “Il merlo maschio” con Lando Buzzanca, Laura Antonelli inizia a farsi conoscere ed apprezzare in tutta la sua bellezza e sensualità dal grande pubblico con il film “Malizia” di Salvatore Samperi. Un successo enorme che la trasforma in una delle attrici più richieste del cinema italiano e in particolare della commedia erotica all’italiana. Sono gli anni di film cult come Sessomatto, Peccato veniale, Mio Dio, come sono caduta in basso! e Divina creatura.
La carriera di Laura Antonelli subisce il primo colpo nei primi anni ’90 quando dopo una perquisizione nella sua villa viene trovata della droga; l’attrice viene accusata di spaccio di stupefacenti e viene condannata in primo grado a tre anni e sei mesi di carcere. La Antonelli fu poi assolta in appello in quanto consumatrice e non spacciatrice. Nonostante la notizia viene contattata dal regista per girare il seguito del film “Malizia”, ma prima di farlo le viene espressamente richiesto di sottoporsi ad alcuni ritocchini estetici.
Com’è morta Laura Antonelli? Dal successo all’abbandono fino alla morte
Per Laura Antonelli quei ritocchi estetici sono fatali, visto che in seguito ad una reazione allergica al collagene iniettatole nel viso, l’attrice si ritrova sfigurata in volto. Inizia così una diatriba legale con tanto di denuncia e risarcimento per danni fisici e morali subiti, ma l’indennizzo stabilito dalla corte del Tribunale non le viene mai versato. Sono anni di grande difficoltà economica e personale per l’attrice in cui soccorso arriva Lino Banfi, collega ed amico di tanti film, che fa un accorato appello al presidente del consiglio Silvio Berlusconi e al ministro Sandro Bondi. “È giusto tutto questo? So che esiste una legge già esecutiva, dopo il caso Salvo Randone – scriveva l’attore ai tempi sul Il Corriere della Sera – Queste persone hanno rappresentato una parte della storia del cinema e della televisione che tutti abbiamo gradito. Hanno lavorato in questa nazione, hanno guadagnato, hanno pagato le tasse… è giusto finire così? Caro Silvio, per quel poco che credo di conoscerti sono certo che farai qualcosa” facendo riferimento alla pensione di soli 500 euro versate all’attrice.
L’appello di Lino Banfi non riscontra alcun seguito con Laura Antonelli che lascia per sempre il mondo della televisione e del cinema con un solo desiderio: essere dimenticata da tutti. Il 22 giugno del 2015 l’attrice muore a causa di un infarto all’età di 73 anni nella sua casa di Ladispoli.