Nella giornata in cui Google celebra con uno dei suoi immancabili doodle la figura di Laura Bassi, che “Il Sussidiario” continua ad approfondire aggiornamento dopo aggiornamento, va detto come esista anche una nave rompighiaccio italiana che porta il suo nome. È lunga 80 metri e ha una stazza di 4mila tonnellate, è dotata di due gru e di un ponte di volo per elicotteri. Può accogliere complessivamente 72 persone (22 di equipaggio e 50 di personale scientifico) e dispone di due laboratori di 45 metri quadrati ciascuno, uno asciutto e uno umido.



Come riporta il “Corriere Nazionale”, l’imbarcazione ha completato quasi il giro del mondo, 50mila miglia, per andare e tornare da Ravenna all’Antartide. Qui ha effettuato la manutenzione dei moorings, strumenti ormeggiati che, durante tutto l’anno, acquisiscono i parametri dell’acqua e ha raccolto i dati che aiutano a capire i cambiamenti del clima”. La missione è stata condotta in collaborazione con l’Istituto nazionale di Oceanografia, Enea, Pnra e Consiglio nazionale delle Ricerche, nell’ambito di un programma di ricerca scientifica del ministero dell’Istruzione e della Ricerca. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



LAURA BASSI, LE PAROLE DI VOLTAIRE

Nel giorno in cui Laura Bassi viene celebrata da Google addirittura con un doodle, ilsussidiario.net vuole continuare ad approfondire la figura della prima donna insegnante universitaria al mondo. Per dire del rilievo rivestito dalla fisica e accademica italiana del Diciottesimo secolo potremmo forse citare le parole pronunciate sul suo conto dal medico Giovanni Martinotti, medico a cavallo tra 1800 e 1900, il quale, in riferimento a Laura Bassi, disse: “Laura Bassi fu ritenuta dai suoi contemporanei un portento; essa sollevò gli entusiasmi non solo dei suoi concittadini, ma di tutta Italia e perfino degli stranieri; indirizzandosi a lei il Voltaire la chiamava «l’onor del suo secolo e delle donne»; a lei dotti, principi, prelati profondevano le massime testimonianze di stima e di ammirazione”. Insomma, anche il filosofo punto di riferimento dell’Illuminismo riconosceva il valore della nostra connazionale. Bisogna a questo punto ringraziare Google per averne fatto scoprire ai più la figura…(agg. di Dario D’Angelo)



LAURA BASSI, CHI È? L’OMAGGIO DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA

Laura Bassi è celebrata oggi dal Doodle di Google, un omaggio doveroso alla prima donna al mondo divenuta professoressa universitaria. A concederle la cattedra fu la prestigiosa università di Bologna, che oggi, in occasione della celebrazione di Big G, l’ha voluta ricordare attraverso un breve comunicato. “Laura Bassi – si legge in un passaggio – condusse un’instancabile lotta per ottenere pari condizioni nell’insegnamento e percorse una carriera intellettuale e professionale nell’ambito di istituzioni pubbliche di ricerca e insegnamento in un periodo in cui, in Italia e nel mondo, le università e le accademie erano mondi senza donne”. L’ateneo bolognese racconta di come i numerosi studi a lei dedicati negli ultimi anni abbiano messo in risalto “l’importante ruolo da lei svolto nella diffusione in Italia della filosofia naturale newtoniana e delle ricerche, allora pionieristiche, sull’elettricità”. E ancora: “Fu considerata dai contemporanei donna di eccezionale ingegno, egualmente versata in latino, logica, metafisica, filosofia naturale, algebra, geometria, greco, francese. Fu in contatto con i più importanti studiosi del suo tempo, da Volta a Voltaire, e illustri personaggi dell’epoca -di passaggio per Bologna – vollero conoscerla”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LAURA BASSI, CHI È? COME SI FECE STRADA LA PRIMA DONNA INSEGNANTE UNIVERSITARIA

Se è vero che Laura Bassi è una delle prime donne laureate in Italia e in Europa, nonché la prima al mondo ad insegnare all’università, nel 1732 a Bologna, non bisogna però pensare che per la protagonista del doodle di Google odierno tutto sia filato liscio come l’olio. Ella, infatti, in un primo momento poté insegnare solo in occasioni speciali. Ci vollero ben 17 anni perché, nel 1749, la Bassi arrivasse a tenere regolari corsi di fisica sperimentale, gli unici di questo tipo a Bologna, all’interno del laboratorio allestito a casa con il marito, Giuseppe Veratti, medico e lettore di fisica particolare all’ateneo felsineo. Più tardi il suo corso venne riconosciuto a tutti gli effetti dall’Università di Bologna, che non mancò di premiarla – evidentemente consapevole del valore di quell’insegnamento – assegnandole uno degli stipendi più alti dell’intero ateneo. Traccia del suo passaggio è rimasta anche a Bologna, dove oggi le sono stati dedicati un liceo linguistico, un liceo musicale e una via nei pressi dei Giardini Margherita. (agg. di Dario D’Angelo)

LAURA BASSI, UNA ROMPIGHIACCIO PRENDE IL SUO NOME

Giornata dedicata a Laura Bassi quella di oggi, grazie ad uno splendido Doodle che Google ha commissionato in onore della prima donna ad ottenere una cattedra universitaria. Probabilmente molti di voi non avranno sentito nominare Laura Bassi se non fino ad oggi, ma sappiate che si tratta di una figura di estremo prestigio della storia del nostro Paese, ed in particolare di quella accademica. Vi basti pensare che vi è anche una nave in suo onore, appunto la “Laura Bassi”. Si tratta di un’imbarcazione oceanografica che viene utilizzata per l’attività scientifica e il supporto logistico alle esplorazioni italiane nell’Antartide. E’ anche una nave rompighiaccio di Categoria A PC5, ed è stata varata nel 1995 con il nome di MV Polar Queen per la GC Rieber Shipping. Prima di essere stata acquistata dall’Italia, è stata noleggiata a lungo termine dalla British Antarctic Survey, fino appunto al suo sbarco nel nostro paese datato 2019. Ad acquistarla è stato l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale italiano grazie ad un finanziamento del MIUR, il ministero dell’istruzione, ed è attualmente l’unica nave del Belpaese che può operare in condizioni di mare pesantemente ghiacciato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LAURA BASSI, CHI È? PRIMA AD OTTENERE CATTEDRA UNIVERSITARIA, SPALLANZANI SUO ALUNNO

Google dedica oggi un suo speciale Doodle alla figura di Laura Bassi, fra le donne senza dubbio più importanti e stimate della nostra storia, essendo stata la prima in assoluto sul nostro pianeta ad ottenere una cattedra universitaria. Una figura di spicco, di prestigio, che riuscì a costruirsi una carriera accademica favolosa nonostante l’ostracismo del tempo, che vedeva il gentil sesso nel mondo universitario e dell’insegnamento tutt’altro che figura gradita. Prezioso fu il suo contributo nel campo della dinamica dei fluidi, nell’elettricità, nell’ottica e nella fisica newtoniana, tutti argomenti in cui Laura Bassi era senza dubbio un’avanguardista. Alla sua figura sono inoltre associati altri personaggi di prestigio che hanno fatto la storia del nostro paese, come ad esempio Lazzaro Spallanzani, suo lontano parente nonché fra i primi allievi proprio della Bassi: fu grazie a lei se lo stesso abbandonò gli studi di giurisprudenza, avvicinandosi alla fisica e alle scienze e divenendo poi un luminare nel suo campo (a lui è dedicato il famoso istituto di malattie infettive di Roma). Insieme al marito Veratti, inoltre, diede vita ad uno dei salotti culturali più ricchi dell’epoca, e la loro casa divenne uno scambio di scienza, cultura e studi non soltanto italiani ma anche europei. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LAURA BASSI, CHI È? PRIMA DONNA AL MONDO AD OTTENERE UNA CATTEDRA UNIVERSITARIA

Laura Maria Caterina Bassi Veratti, meglio conosciuta come Laura Bassi, è un nome che probabilmente non tutti conosceranno ma che grazie al doodle di Google che oggi la celebra è destinata a far conoscere la sua straordinaria esistenza ed il suo prodigio a distanza di oltre tre secoli dalla sua nascita. Fisica ed accademica italiana, è nata a Bologna il 29 ottobre 1711. Deve la sua popolarità per essere stata la prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria nonchè una delle prime donne laureate nel nostro Paese. Tuttavia, Google non ne celebra nè la data di nascita nè quella di morte avvenuta il 20 febbraio 1778. Sin dalla sua giovinezza, Laura Bassi mostrò di essere dotata di eccezionali doti intellettuali tanto che la sua famiglia decise di impartirle una educazione privata da parte del medico di famiglia, Gaetano Tacconi. Considerata una vera e propria bambina prodigio, mostro un forte desiderio d’imparare trasformandola in una donna dotta, ricercatrice stimata e infine docente.

Ma a cosa si devono, dunque, i festeggiamenti odierni? Era il 17 aprile del 1732 quando presso il Palazzo Pubblico di Bologna non ancora ventenne sostenne la disputa De universa re philosophica davanti a un pubblico di letterati, professori e religiosi, rispondendo alle domande di cinque dotti. Il suo modo di argomentare affascinò i presenti al punto che il 12 maggio di quello stesso anno le fu conferita la laurea in filosofia. Un avvenimento straordinario al punto da portare a diversi giorni di festeggiamenti in città in onore della giovane studiosa e neo dottoressa alla quale fu in seguito assegnata una cattedra universitaria in filosofia.

LAURA BASSI, DONNA DI IMMENSO PRODIGIO: LA SUA VITA

Nel 1738, mentre proseguiva nei suoi studi, Laura Bassi convolò a nozze con il medico Giuseppe Veratti dal quale ebbe ben otto figli dei quali ne curò personalmente l’educazione senza mai rinunciare alla ricerca ed agli studi. Nel corso della sua vita, la Bassi non limitò il suo interesse al solo ambito filosofico ma anche ad altre discipline come la logica, l’algebra, la geometria, la metafisica. Ad ogni modo fu anche vittima di malelingue e pettegolezzi sulla sua vita privata e dovette anche combattere a lungo contro le discriminazioni di genere che la portarono a doversi imporsi con maggiore forza nel suo ambito. Per tale ragione lottò a lungo per l’uguaglianza di genere nell’istruzione durante tutta la sua carriera pionieristica. I suoi sforzi culminarono nel 1776 quando l’Accademia delle Scienze di Bologna la nominò professore di fisica sperimentale, facendo della Bassi la prima donna a cui fu offerta una posizione ufficiale di insegnamento in un’università europea. Laura morì a soli 67 anni il 20 febbraio 1778 e fu sepolta nella chiesa del Corpus Domini.

LAURA BASSI, GLI STUDI E I RICONOSCIMENTI

Nel corso della sua carriera Laura Bassi arricchì i suoi studi con ricerche ed esperimenti innovativi su argomenti che vanno dall’elettricità all’idraulica. Numerosi gli estimatori tra cui il concittadino Cardinale Prospero Lorenzo Lambertini, in seguito divenuto Papa col nome di Benedetto XIV. Nel 1749 istituì, presso la propria abitazione privata di Bologna, una Scuola di Fisica Sperimentale e questo rappresentò un punto di svolta nella sua carriera ma dovette attendere diversi anni, il 1776, prima che il Senato le conferisse la cattedra di Fisica sperimentale presso l’Istituto delle Scienze. A lei si devono anche importanti approfondimenti e contributi alla diffusione della Fisica newtoniana e della Fisica non aristotelica. La Bassi ebbe una fitta corrispondenza con importanti scienziati dell’epoca tra cui Alessandro Volta. Tanti i riconoscimenti a lei destinati, dalla Scuola Normale Superiore Femminile di Bologna che le fu intitolata nel 1891 fino ad un cratere sul pianeta Venere e un asteroide della fascia principale del sistema solare scoperto nel 1991 entrambi dedicati a Laura Bassi.