Laura Biagiotti se n’è andata lasciando l’azienda in buone mani. Sono le mani di Lavinia, sua figlia, che oltre al gruppo ha ereditato la passione per questo lavoro. Di certo, ammette Lavinia, non è stato facile andare oltre la scomparsa: “Bisogna attraversare tutto con l’amore, è lui che crea ponti anche quando le persone non ci sono più. Crea ponti con nuovi incontri, io ho abbracciato il futuro con coraggio perché alcuni passaggi non sono stati facili. Soprattutto nella vita personale, quella professionale l’abbiamo condivisa insieme per vent’anni. Io ho iniziato a lavorare quando ho perso mio padre a 18 anni, i miei genitori erano una coppia straordinaria nella vita e nel lavoro ho pensato che si dovesse ricostituire un duo”. Questo quanto ha dichiarato a Storie italiane a proposito della perdita: “Sul lavoro dopo aver imparato tanto e dopo essere stato il suo braccio destro è stato più semplice, mi sono mancate le piccolo cose. Andare a vedere un tramonto, andare a mangiare un gelato, andare la domenica ai mercatini. La domenica è stato il momento più duro, gli amici hanno fatto a gara per riempire le mie domeniche di cose nuove, cose bellissime e proseguire e saper tenere quelle emozioni speciali per trasformarle in qualcosa di oggi. Non rimpiango mai il passato, lo tengo con me”. (agg. di Rossella Pastore)



Laura Biagiotti, una vita professionale condivisa con la figlia Lavinia

Laura Biagiotti è sinonimo di moda, eleganza, arte. Conosciuta in tutto il mondo per la sua grande capacità di creare uno stile unico, grazie alla sua incredibile esperienza. Ad oltre due anni dalla sua morte, la figlia Lavinia ha voluto ricordare a Storie Italiane tutti i momenti più affettuosi che ha della stilista. “Mia mamma mi ha insegnato a lavorare con le mani come solo un artigiano sa fare“, ha sottolineato nell’intervista. Madre e figlia si sono sempre scritte tanto, anche solo dei piccoli messaggi da lasciare sul cuscino. “Cerco di attraversare il dolore con l’amore, porto sempre al collo le fedi dei miei genitori. Mi ricordano un grande amore di cui nulla è andato perduto“, aggiunge. Lavinia è sicura di poter attraversare il mare della sofferenza grazie all’amore, l’unico in grado di creare un ponte. “Ho abbracciato il futuro con coraggio perché alcuni passaggi non sono stati facili. Soprattutto nella vita personale. Quella professionale l’abbiamo condivisa insieme per vent’anni“, ha dichiarato. La Biagiotti aveva una mente curiosa, sempre pronta a sapere, scoprire ogni cosa. Il foglio bianco era sempre un inizio agli occhi della stilista, anche per scrollarsi dalle spalle la pesantezza del giorno appena vissuto, un trampolino di lancio verso il presente.



Laura Biagiotti: una vita tra moda e famiglia

L’Italia le ha dato i natali, ma Laura Biagiotti è sempre stata una cittadina del mondo. Regalerà molto presto ai cittadini dello Stivale una griffe in grado di diventare immortale, grazie a cui cavalcherà la fine degli anni Ottanta. Ancora oggi il suo nome è simbolo di moda, fashion, ed è destinato a far parlare grazie a collezioni tutte dedicate all’universo femminile. “Mi sono limitata ad ascoltare, mi sono veramente messa al servizio del racconto di questa vita pazzesca vissuta dalla signora Laura, che ho avuto la fortuna di conoscere, purtroppo per poco tempo“, ha detto Serena Rossi a Romatoday parlando della stilista, al centro del docufilm di Illuminate 2 che andrà in onda su Rai 3 nella seconda serata di oggi, giovedì 31 ottobre 2019. Una donna molto innamorata del marito, Laura, ma anche della figlia Lavinia. Nonostante fosse a tutti gli effetti una donna in carriera, non dimenticherà mai il suo ruolo all’interno della famiglia, come moglie e madre. “Ho scoperto di avere diversi punti in comune con lei. Laura, ad esempio, aveva spostato il suo studio proprio vicino casa perché voleva lavorare, ma avere la possibilità, nelle pause, di andare ad abbracciare la figlia“, aggiunge l’attrice, che la interpreterà nel documentario. “Il patrimonio italiano è fatto di idee, è un tesoro che ci è stato lasciato come testamento spirituale. Mi piace pensare che nel mio mondo effimero ci sia questa origine e uno studio così profondo. A Londra sono in mostra anche abiti disegnati da Balla e, le assicuro, sono come un Prozac artistico“, ha sottolineato invece la Biagiotti a Vanity Fair, nel corso della sua ultima intervista.

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