Il viceministro all’Economia, Laura Castelli, è intervenuto nel pomeriggio odierno, venerdì 9 aprile 2021, nel corso della trasmissione di Rai Uno “Oggi è un altro giorno”, facendo un’ampia disamina su questo momento di difficoltà connesso al Coronavirus. “Stiamo vivendo tutti insieme una seconda ondata che fa cadere chi è già caduto una prima volta – ha asserito –. Nessun Paese nel mondo sapeva come affrontare questo momento. L’obiettivo è quello di risollevare le imprese e per quanto riguarda le proposte siamo molti allineati. Tutti sappiamo che cosa ha funzionato nelle misure e su cosa invece occorre migliorare”.
Capitolo riaperture: “In relazione ai dati si dovrà ricominciare con i protocolli più fruibili. Certo che se le misure economiche non saranno abbastanza di sostegno, sarà un problema, ma non sarà così. Quest’anno ci sono anche persone vaccinate, si può dunque cercare di capire come usare i protocolli e come usare gli stessi. Servono regole giuste per una situazione diversa rispetto a quella di un anno fa”.
LAURA CASTELLI: “PASSAPORTO VACCINALE, DIFFICOLTÀ”
Il viceministro Laura Castelli ha poi parlato del passaporto vaccinale italiano: “I ministri competenti ne stanno discutendo, questo è un Paese complicato, fatto di molta privacy. Di certo, dobbiamo prevedere la velocità, perché chi si libera prima dal Coronavirus acquista prima il mercato turistico di altri Paesi”. In materia di Recovery Fund, invece, “l’obiettivo è che tutte le misure osservino il riavvicinamento delle retribuzioni di genere. Come fare? Assicurandosi che questo avvenga. Negli ultimi anni abbiamo accelerato moltissime misure di sostegno alle aziende che percorrono questa strada. Ci sono delle misure che alle aziende si possono chiedere di adottare, erogando aiuti”. Novità sul Movimento 5 Stelle? “Ci chiameremo sempre così, probabilmente ci sarà anche una sede fisica. Quello che abbiamo fatto con Conte è stato diventare una forza di governo e dobbiamo proseguire su questa strada. C’è un dibattito pubblico sulla piattaforma Rousseau, ma noi non possiamo vivere senza il parere della gente: il criterio della democrazia diretta è per noi fondamentale”.