La viceministra all’economia, Laura Castelli, è stata ospite in collegamento del programma di Rai Uno, Storie Italiane. Numerosi gli argomenti trattati, a cominciare dalla cassa integrazione: “Lo stato deve garantire tutta la Cassa integrazione che servirà – spiega Laura Castelli in diretta su Rai Uno – il periodo non è ancora concluso, la manovra di bilancio ha finanziato tutto l’anno e tutte le tipologie di cassa e se sarà necessario si aggiungeranno pezzi in maniera oculata. La cassa sarà garantita alle aziende che necessiteranno. Blocchi troppo lunghi non fanno bene al paese – ha aggiunto – e all’economia, ci si deve impegnare tutti per recuperare i livelli occupazionali. Sui ritardi, il 99.5% delle cassa è stata erogata, sono problemi che riguardano un sistema vecchio e vetusto, comprendo le lamentele e ci sono situazioni da sbloccare, ma i numeri dicono che sono sempre meno”.



Sui ristori: “Siamo davanti ad una nuova fase dove è necessario fare presto; ci sono molte necessità nuove come quelle di poter ristorare le persone che non hanno chiuso le attività ma che hanno avuto forti calo di fatturato, hanno perso moltissimo, e queste persone vanno aiutate, lo stato non può lasciarle da solo. Già nel primo scostamento si era parlato di un ristoro ad hoc per chi ha avuto cali di fatturato sull’interno anno, e questo aiuterà alcune situazioni non ancora terminate e visto che questa pandemia va a fase e a singhiozzi, non sappiamo quanto durerà: abbiamo dato 10 miliardi di ristori e va fatto un ulteriore sforzo, non si deve andare avanti con questa pseudo crisi ma procedere con lo scostamento”.

LAURA CASTELLI: “SULLO SCOSTAMENTO ABBIANO UNO SPAZIO DI 1.5 PUNTI DI PIL”

In merito allo scostamento: “C’è uno spazio di 1.5 punti di Pil – ha proseguito la ministra Laura Castelli – ci servirà per fare una serie di interventi e penso anche quanto voluto da una fetta importante voluta dall’opposizione, ovvero intervenire sui 50 milioni di atti che sono tantissimi e metterebbero in difficoltà agenzia delle entrate e le persone che li riceverebbero. Abbiamo una mole di cartelle che non vengono pagate e che non si riscuoteranno mai perchè appartengono a persone decedute o aziende fallite e poi bisognerà dare possibilità di una nuova rottamazione. Sulle cartelle non emesse dobbiamo fare in modo che se ne emettano il meno possibile. Lei pensi a 50milioni di raccomandate da ritirare alle poste quando non si possono fare assembramenti. È importante fare un’operazione di saldo e stralcio. Il nostro obiettivo è quello di poter alleggerire questa mole di atti e di aiutare persone in difficoltà. Sul saldo e stralcio stiamo discutendo i dettagli”. Infine sulla possibile riapertura di bar e ristoranti: “Gli assembramenti visti in queste ore ci devono fare riflettere, le persone che lavorano in questo settore sono davvero in difficoltà, ci sono persone che si stanno reinventando, ma prima si riparte meglio è. Questa settimana spero si chiuda il progetto del recovery che mette insieme altri strumenti di finanziamento che avevamo richiesto, dopo di che bisogna partire con il confronto in parlamento e credo che sia giusto dare lo spazio che il parlamento merita, ma bisogna andare velocemente con la stesura dei decreti legati allo scostamento, credo che ci sarà poco tempo”.

Leggi anche