Laura Chiatti ha commentato le immagini di un filmato dedicato proprio a lei e all’amica e collega Chiara Francini: “Il mio primo film era Un posto al sole, avevo 16 anni”. “In questo momento sono molto ispirata”, ha ammesso, al punto da scrivere un libro. “Sto vivendo un momento di rinascita personale, soprattutto nel lavoro”, ha ammesso. Dopo essersi allontanata per dedicare tempo alla sua famiglia sta pensando finalmente a se stessa ed al lavoro.
“Io ho molte amiche, quelle giuste… quelle cinque”, ha ammesso Laura parlando anche del tema centrale del film dal titolo “Addio al nubilato” dal 24 febbraio su Amazon Prime che la vede tra le altre sul set anche con Chiara Francini. “Io ho sempre legato di più con gli uomini nei film ma noi ci siamo davvero trovate molto bene, è scattata quella chimica…”, ha commentato. Tra le due anche una grande passione: il canto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Laura Chiatti a Domenica In
C’è anche Laura Chiatti, tra le ospiti della nuova puntata di Domenica in, il contenitore della domenica pomeriggio di Rai1 in onda anche oggi a partire dalle 14. Nell’intervista condotta da Mara Venier, Laura parlerà anche della sua carriera nel mondo del cinema, oltre a soffermarsi – presumibilmente – anche su alcuni aspetti della sua personalità che l’hanno condizionata non poco. Il suo essere particolarmente insicura, per esempio: ‘paranoica insicura’, si definisce lei più propriamente. “Vorrei fare teatro e ho paura, sarà il mio cruccio”, ha dichiarato l’attrice in un’intervista del 16 febbraio al Corriere.
Per poi specificare: “Solo che la maternità mi ha raddrizzato e ho più paure rispetto ai miei due figli, Enea e Pablo. Sono diventata ipocondriaca, cosa che non ero mai stata. La maternità è il mio più grande successo”. Celebre per i suoi ruoli da femme fatale, Laura sostiene di non esserlo per niente, nella vita vera. Anzi, ha un animo per nulla competitivo e non basa le sue certezze sull’aspetto fisico. Anche le ambizioni professionali, per quanto la riguarda, sono praticamente pari a zero: “Non ho mai avuto la smania della carriera, ho cominciato per gioco, ho sempre accettato il mio percorso e non quello delle altre attrici, conosco i miei limiti”.
Laura Chiatti: “Al cinema ho perso tante opportunità”
Questa sua umanità, Laura Chiatti l’ha pagata. È quanto sostiene lei stessa a proposito del presunto conformismo che vige nel mondo del cinema: “Ho perso incontri, possibilità, film. Non riesco a omologarmi. Nel cinema ti devi allineare, ti giudicano a seconda di quello che sei rispetto a quello che fai, è come se dovessi prendere una posizione, se fai Sorrentino non puoi fare Vanzina, e invece a me piace passare da un film d’autore a uno popolare. Per fare questo mestiere devi essere forte”.
Un po’ le sue radici l’hanno aiutata: “Mio padre era metalmeccanico, mamma era impiegata in un negozio. Io sognavo di diventare estetista o parrucchiera, non pensavo di fare l’attrice. I miei figli, che hanno 6 e 4 anni, mi chiedono, che lavoro fai? Mi vedono baciare nei film Scamarcio o Riondino e rimangono perplessi e gelosi; il padre invece (l’attore Marco Bocci, n.d.r.) nei film spara e va tutto bene per loro”. Insieme a quest’ultimo, Laura ha anche vissuto l’esperienza della malattia, un herpes cerebrale che avrebbe potuto costargli la vita. È stata proprio lei a stargli vicino durante il decorso, non facendogli mai mancare le cure e l’amore di cui aveva bisogno. Laura e Marco l’hanno affrontata insieme anche ai loro figli; alla fine, grazie al pronto intervento dei medici, tutto è andato per il meglio.