Laura Chiatti e le polemiche che l’hanno travolta
Laura Chiatti, nel salotto di Domenica In, con il marito Marco Bocci accanto, si è lasciata andare alle seguenti dichiarazioni: “Io non tollero l’uomo che si mette a fare il letto, dare l’aspirapolvere. Io proprio non lo posso vedere, sono all’antica in questo senso con certi ruoli. Mi abbassa l’eros, me lo uccide”. Parole che hanno dato il via ad una polemica che l’ha letteralmente travolta e che l’ha spinta a difendersi sui social provando a far capire il proprio punto di vista e sottolineando che la sua è una semplice opinione.
“Premetto che una battuta goliardica in un contesto divertente e spensierato come il salotto di Mara Venier non può e non deve esser etichettata come discriminatoria o peggio ancora sessista…sono concetti che non mi appartengono e che ripudio con forza Mi rincresce che le numerose e gloriose battaglie per la parità dei diritti tra uomini e donne e sulla libertà di pensiero si infrangono miseramente sull’attacco qualunquista ad un pensiero di una donna”. Parole che non sono servite a placare la polemica, ma a difendere la Chiatti è stata Francesca Barra.
Le parole di Francesca Barra per Laura Chiatti
Mamma, moglie e donna in carriera, Francesca Barra, di fronte alle critiche che sta ricevendo ancora Laura Chiatti, ha deciso di intervenire con un post pubblico. “Ma veramente volete crocifiggere Laura Chiatti perché ha espresso un gusto personale e l’ha espresso in modo chiaramente ironico? – ha scritto tra le storie Instagram la giornalista.
“Ma davvero volete farne un caso? Sono talmente basita dalla bassezza delle critiche che stavo rinunciando a commentarlo perché ho sperato ottimista: ‘Si sgonfierà’. E invece ancora oggi offese su offese“, ha aggiunto la Barra che poi conclude così – “Ogni giorno esprimiamo pareri su tutto, anche non richiesti, fingendo che siano argomenti intellettualmente stimolanti. Laura Chiatti è con suo marito in un salotto televisivo allegro e racconta a Mara Venier alcune dinamiche di coppia. Diventa un caso che coinvolge anche il femminismo […] Qualsiasi movimento intellettuale critico alla base ha la luce: illuminare i pensieri, le zone buie, aprire le gabbie. Una critica intellettualmente valida non può generare odio, ignoranza e cattiveria. Mi sembra che queste reazioni siano un tantino esagerate”.