L’intervista di Laura Efrikian a Vieni da me si è rivelata toccante quando ha parlato della morte della prima figlia avuta da Gianni Morandi. «La bambina è nata di 8 mesi ed ha vissuto solo 9 ore, io non l’ho vista e neanche Gianni. Alla fine fu lui a dirmi che la bambina non c’era più». L’attrice ha ricordato con commozione quella brutta esperienza di cui ha ricordi indelebili. Il racconto di Laura Efrikian ha fatto commuovere anche la conduttrice. Di questa vicenda l’ex moglie di Gianni Morandi ricorda due episodi particolari: la madre che per proteggerla spegneva sempre la tv quando venivano trasmesse delle pubblicità con dei bambini e un altro che riguarda Gianni Morandi. Il cantante nonostante il grave lutto si è dovuto esibire per motivi contrattuali. «Quella sera c’era la finale di Canzonissima e lui andò a cantare perché come si dice lo spettacolo deve continuare», ha aggiunto l’attrice, che ha avuto poi altri due figli da Gianni Morandi, Marco e Marianna. (agg. di Silvana Palazzo)
LAURA EFRIKIAN, EX MOGLIE GIANNI MORANDI “LA MORTE DI NOSTRA FIGLIA…”
Con una vistosa fasciatura al braccio, Laura Efrikian torna indietro nel tempo attraverso una serie di filmati con i suoi lavori più celebri. Prima di partire il racconto, Laura svela cosa le è successo. “Sono caduta, banalmente in casa. Sono inciampata in un gradino e mi sono rotta il metatarso, ma capita perché gli incidenti domestici sono comunissimi”, racconta Laura Efrikian a Caterina Balivo con cui ripercorre la sua straordinaria carriera. Dopo aver iniziato con Giancarlo Giannini, la Efrikian si è tuffata nell’avventura con i musicarelli: “accettai di fare il musicarello con Bobby Solo perché, come tutti gli attori, avevo bisogno di guadagnare” – confessa Laura che poi, sulle doti recitative di Bobby Solo dice – “era negato”. La vita di Laura Efrikian è fortemente legata a quella di Gianni Morandi: “Non prevedevo d’innamorarmi di uno che sarebbe diventato un number one. Eravamo una coppia innamoratissima”, confessa. Sulla fine dell’amore con Morandi, dice: “Capita alle coppie molto giovani, però, è stato un gran bel periodo, una gran bella storia”. L’attrice, poi, racconta la perdita della sua prima figlia: “Gianni, in quel momento, era esploso. Quando hai 20 anni e resti incinta non pensi che possa andare male. Partorii a 8 mesi, ma ho ricordi a pezzi. Ricordo che ero a casa e nevicava, poi ricordo la corsa in clinica, la sala operatoria. Poi ricordo il ritorno in camera. Poi, ad un certo punto, ho sentito la voce di mio padre che diceva ‘qualcuno glielo dovrà dire’. Gianni, poi, fu molto bravo a trovare le persone giuste. Due ragazzi giovani che affrontano una tragedia”, ricorda con emozione (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
LAURA EFRIKIAN A VIENI DA ME
Laura Efrikian, la prima moglie di Gianni Morandi, ospite a “Vieni da me”. L’attrice sta facendo parlare di sé perché con Nino Mandalà ha formato una coppia letteraria molto particolare, strana. Si sono conosciuti casualmente: le Iene stavano toccando il nervo scoperto del boss mafioso, diventato scrittore. Lei, che è anche operatrice sociale in Africa, è rimasta colpita da quell’uomo arrestato, processato e condannato a 7 anni e 4 mesi in quanto capomafia di Villabate, padre di un figlio all’ergastolo che portava Bernardo Provenzano in giro. Ma è anche ideatore di un blog in cui scrive pezzi colti che spaziano dalla letteratura alla giurisdizione. L’incontro tra i due è avvenuto nel 2015: fu fugace, ma ripetuto dopo che Laura Efrikian legge “La vita di un uomo”. «Mi è piaciuto», gli ha detto l’ex moglie di Gianni Morandi, come riportato dall’Ansa. Così sono cominciate le mail, gli scambi di pensieri e idee. Così è nato “Lettere a Laura dal mondo dei nessuno”.
LAURA EFRIKIAN: “LA MIA SECONDA GIOVINEZZA”
In questo libro ci sono i ricordi di Laura Efrikian, il dolore per la morte della figlia Serena dopo poche ore di vita, la sua quotidianità e quella di Nino Mandalà, ex detenuto alle prese col suo passato. I due sono legati dall’amore per la vita, alla base dunque del loro progetto letterario. «Evidentemente le epistole sono nel mio destino. E se per me scrivere è un piacevole diversivo per Nino è una confessione sofferta…», ha spiegato l’ex moglie di Gianni Morandi all’Ansa. L’epistolario dunque è una iniezione di fiducia. «Che cosa c’è di più vitale del bisogno di due ottuagenari di scambiarsi delle idee, dei sentimenti, dei trascorsi». In questa pratica letteraria Laura Efrikian e Nino Mandalà hanno trovato «non solo una seconda giovinezza ma una scandalosa voglia di vivere». L’attrice ricorda quando è sbarcata a Roma e ha avuto a che fare col disincanto capitolino. «Ma dove voi annà co sto cognome gotico». Le dicevano che doveva cambiarlo e De Sica l’aiutò: «Mi suggerì di sostituire la PH con La F e col cognome Efrikian giunsero i musicarelli, i figli e, ahimè, la depressione», scrive Laura Efrikian.