Sammy Basso sarà ricordato in occasione della trasmissione Bella Festa per Fondazione Telethon, evento in prima serata che si terrà domenica 22 Dicembre 2024. La malattia di Sammy lo ha reso suo malgrado famoso in tutta Italia e ha commosso milioni di spettatori. Per Sammy non è stato semplice ma anche per i suoi genitori.
I due genitori Laura Lucchin e Amerigo Basso hanno vissuto sempre accanto al figlio durante la sua malattia, lo hanno aiutato a realizzare la fondazione Sammy Basso per le persone malate di progeria. Sammy ci ha lasciato il 6 Ottobre 2024 all’età di 28 anni, un’età comunque maggiore rispetto a tutte le altre persone che hanno questa malattia.
Attraverso la propria fondazione la famiglia di Sammy ha rilasciato un bel messaggio: “Sammy ci ha insegnato che – sebbene gli ostacoli della vita a volte possono sembrare insormontabili – vale la pena viverla con pienezza”, un messaggio sui social che ha visto tanti messaggi di cordoglio e gli amici della famiglia e di Sammy scrivere il suo saluto. La famiglia ha raccontato che Sammy si è spento all’improvviso dopo una giornata di festa circondato dalle persone che lo amavano.
Laura Lucchin e Amerigo Basso, genitori di Sammy Basso “Sammy è stato un vero e proprio dono”
Sammy Basso si è spento in maniera improvvisa in un ristorante di Asolo, in provincia di Treviso. La madre Laura Lucchin ha raccontato a Repubblica le sue sensazioni dopo la morte: “Non immaginavo che la risposta sarebbe stata un simile moto d’amore nei confronti di Sammy. Si sta letteralmente muovendo il mondo per lui. Abbiamo testimonianze da ogni luogo”.
La madre ha raccontato di come la storia di Sammy ha toccato chiunque, non solo nel nostro paese ma nell’intero pianeta. Laura Lucchin e Amerigo Basso hanno capito che essere genitori di un ragazzo come Sammy è stato un vero e proprio dono, la madre lo ha definito un ‘dono meraviglioso’. Inizialmente la madre ha raccontato che l’aspettativa di vita di Sammy era 14 anni e invece è vissuto il doppio.
E infatti la donna ha raccontato: “14 anni ma la terapia sperimentale che ha iniziato quando aveva 12 anni lo ha aiutato ed ha aiutato tanti altri pazienti“. Sammy ha dedicato la vita per aiutare gli altri e studiare per sensibilizzare il mondo sulla sua malattia, è diventato cosi un’ispirazione per gli altri”.