Laura Marzadori, il primo violino dell’Orchestra del Teatro Alla Scala di Milano, ospite di Via dei Matti numero 0, il programma di Stefano Bollani e Valentina Cenni fatto di musica, storie e sorrisi. Classe 1989, Laura è nata a Bologna e giovanissima, a soli 25 anni, vince il concorso internazionale per primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano con giudizio unanime della commissione presieduta da Daniel Barenboim. Un importantissimo ruolo che la porta a lavorare e collaborare con i più grandi direttori al mondo: da Daniel Barenboim a Riccardo Chailly, da Daniele Gatti a Daniel Harding, da Antonio Pappano a Zubin Mehta fino Myung-whun Chung. Il primo violino dell’Orchestra del Teatro Alla Scala di Milano, intervistata da Vanity Fair ha rivelato: “il mio sogno? Diventare una persona serena, in pace con me stessa. Ecco perché ogni giorno mi impegno nel conoscere e capire le mie insicurezze, per trasformarle in punti di forza. Credere in me, non significa sentirmi infallibile, ma avere consapevolezza del mio valore nel profondo”. Non solo, la musicista ha aggiunto: “nei momenti bui, quando il mondo sembra mandare solo messaggi di negatività, è in quella presa di coscienza che trovo un senso di libertà. Mi guardo negli occhi capisco che sono lo specchio del carattere. Lì si vede quanto sono sincera, testarda, riflessiva. Mi sento una Vamp! contemporanea, una donna che sa tirare fuori la grinta, ma non ho paura di lasciare emergere anche la fragilità”.
Laura Marzadori primo violino: ” Il Teatro mi permette di collaborare con musicisti di grande prestigio”
Una carriera prestigiosissima quella di Laura Marzadori che a soli 25 anni ha visto la sua vita cambiare…in meglio. “La vittoria alla Scala ha certamente cambiato la mia vita poiché questa professione richiede tempo, dedizione e molto impegno” – ha raccontato la musicista a unionemusicale.it precisando – “il Teatro allo stesso tempo mi permette di collaborare con musicisti di grande prestigio e ogni giorno raccolgo da loro tantissimi insegnamenti che mi rendono una musicista più completa”. Approcciare al mondo del teatro non è stato semplicissimo come ha raccontato la Marzadori: ” l’ingresso in una nuova famiglia non è mai facilissimo, ma mi ritengo molto fortunata e sono soddisfatta perché ho ricevuto fin da subito dalla gran parte dei miei colleghi dimostrazioni di stima, affetto e supporto. Anche in questo caso trovo che lo scambio professionale mi arricchisca ogni giorno e spero anche io di poter comunicare e insegnare qualcosa ai miei colleghi”. Infine parlando dei progetti futuri ha rivelato: “sto portando avanti la mia attività cameristica in duo con Olaf Laneri e abbiamo pronto il progetto dell’integrale di Beethoven di cui vorremmo presto anche realizzare un’incisione. Per quanto riguarda l’attività solistica, per me importantissima, mi sto dedicando anche al repertorio meno conosciuto: ho realizzato infatti la prima incisione dei concerti di Wolf-Ferrari, Sinigaglia e Respighi”.