Laura Morante, celebre attrice italiana che più volte ha recitato al fianco di Nanni Moretti, ma anche regista di Ciliegine e Assolo, ha recentemente risposto ad alcune domande della rivista Specchio, parlando proprio della sua carriera e partendo da Moretti. “Il nostro rapporto si è guastato dopo La stanza del figlio“, racconta, sottolineando che “non siamo in guerra, ci vogliamo bene, ci facciamo gli auguri di compleanno”.



Tuttavia, per Laura Morante, spiega, “ci sono state troppe cose che mi hanno ferita e non me la sono sentita” più di recitare al suo fianco. Recentemente impegnata sul set del sequel del film Ferie d’Agosto di Paolo Virzì, spiega che nel cast si è creata “tra tutti noi, un’atmosfera indescrivibile. Unica”, condividendo anche il suo ricordo più divertente, ovvero che “Silvio Orlando [ed io] giocammo a scopone, in coppia fissa, durante tutte le riprese: nessuno ci batté mai”. Parlando, invece, della sua carriera e della recitazione, Laura Morante spiega che “molti colleghi, quando non lavorano, si deprimono”, mentre lei “comincio ad angosciarmi quando vedo il conto in banca che si prosciuga“, sottolineando che “non ho mai messo al centro della mia vita il lavoro”.



Laura Morante: “Zia Elsa aveva un carattere duro”

Passando a dei racconti un pochino più personali, Laura Morante, svelando la sua più grande paura, sostiene che si tratta della “angoscia per il mondo. Quando cammino per strada, da quando è cominciata la guerra, provo spesso a immaginarmi come dev’essere fare lo stesso in un paese invaso”. Similmente, sostiene che “non tollero la slealtà“, impegnandosi sempre “ad essere leale, a volte fino a diventare ridicola, perché per mantenere una promessa faccio qualsiasi cosa”.

Parlando, invece, di sua zia, la scrittrice Elsa Morante, Laura spiega che la parentela prima le pesava. “La sua presenza è stata fortemente inibente“, racconta, “per me come per tutti noi, che in famiglia siamo cresciuti circondati dai libri, innamorati della letteratura”. Su di lei racconta che “aveva un carattere duro. Io ero una bambina ed ero abituata a mia madre, che invece era dolcissima”. In chiusura, parlando della sua famiglia, Laura Morante sostiene che ha desiderato ardentemente essere madre, “e sono felice dei miei figli. Ho cercato di lasciarli sempre liberi di scegliere e anche di sbagliare. Quando non fanno qualcosa per paura di fallire, ricordo loro che i fallimenti nella vita sono mai tragici e sempre divertenti. Tragico è non osare fare qualcosa”.