Laura Pausini: “Felice di non aver vinto l’Oscar”

Trent’anni di carriera, festeggiati con una “maratona”, come la chiama lei: tre concerti tra domenica e lunedì in 24 ore a New York, Madrid e Milano. Al Messaggero, Laura Pausini racconta: “Negli ultimi due anni non ho fatto altro che piangere. Dopo il Golden Globe vinto nel 2021 con Io sì pensavo fosse finito tutto. Menomale che non ho preso l’Oscar: “Cosa c’è dopo?”, mi domandavo. Vinse H.E.R. e io sorrisi. Diane Warren mi diede una gomitata e mi sussurrò: “Non c’è niente da ridere”. Non poteva capire. Questa maratona è un regalo che ho voluto fare a me stessa”.



Per la cantante, gli ultimi anni non sono stati semplici: “Le mie iniziali formano una clessidra. La donna che corre sono io: vado verso il futuro. Mi sono persa. Sentivo che i gusti del pubblico erano cambiati. Ho provato di tutto. Anche pezzi di Mahmood. Non funzionava. E il vecchio management della casa discografica non mi aiutava: smorzava ogni entusiasmo. Questa canzone di Riccardo è il manifesto della mia ripartenza. Cado come tutti, però cerco di rialzarmi”.



Laura Pausini: “Un attacco di tachicardia all’Eurovision”

La rinascita di Laura Pausini è simboleggiata dalla “maratona” di concerti, organizzati per festeggiare i 30 anni di carriera. Il primo, all’Apollo Theatre di New York, il secondo a Madrid, dove è arrivata di corsa dall’America, e poi di nuovo in Italia, a Milano: “Per fare questa maratona mi ci sono voluti quattro mesi di preparazione. Soffro di tachicardia da quando ho 14 anni. Gli attacchi di solito durano quattro minuti. All’Eurovision però l’anno scorso ne ho avuto uno durato 21 minuti. Non passava. Ho detto: “Il nome del vincitore voglio dirlo io”. Mi hanno fatto una flebo di calmante. Sono tornata sul palco e mi sembrava di essere in Giamaica”. 



Trent’anni di carriera ma ancora tanti progetti per Laura Pausini, che al Messaggero racconta: “Sanremo? In gara no: è il posto in cui ho cantato peggio nella mia vita. E poi mi manca il coraggio. Conduttrice dopo Amadeus? Nemmeno. Non saprei scegliere le canzoni: porterei i miei amici”. A ottobre, intanto, arriva un nuovo album: “Continuo ad essere una sognatrice. Ora mi è tornata la stessa curiosità che avevo a 18 anni a Sanremo. Sono o non sono la cantante più pazza del mondo?”.